ANIL ÇELIK «Tutti dicono I love you, CeyCey (e io vi spiego perché)»
«CeyCey non si preoccupa di quello che pensa la gente. Indossa quello che vuole, sceglie gli accessori che preferisce. Questo aiuta molto a capire che tipo di persona sia». Stile da hipster, baffi neri come la pece, camicie con disegni floreali, parlantina che corre all’impazzata: lo stagista della Fikri Harika è troppo irresistibile per non essere la mascotte del cast. Innegabilmente esilarante, Cengiz detto CeyCey è vittima delle proprie nevrosi e, destreggiandosi tra paradossi, manie e giochi contorti di parole, rappresenta una sorta di erede Millennial e bizantino di Woody Allen. Se però nei film del grande regista newyorchese di solito è l’amore a innescare le piccole ossessioni del quotidiano,
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