FINALMENTE LA VETRORESINA DIVENTA ECOLOGICA
Bella la vetroresina! Leggera e resistente, ha bisogno di poca manutenzione e dura nel tempo, non pone quasi limiti alle forme che possono essere realizzate, è mediamente più economica di altri materiali utilizzati per la costruzione delle barche. Tutto molto bello ma... C’è, infatti, un “ma” grande come una casa relativo alla sostenibilità ambientale di questo materiale che, come tutti i materiali plastici, è difficile da riciclare o smaltire. Anzi di più, visto che la vetroresina è un materiale plastico composito, ovvero costituito da due elementi distinti: la matrice, ovvero la resina, e la fibra di rinforzo (vetro o altre fibre come il kevlar o il carbonio). E così, quando la barca diventa troppo vecchia e andrebbe smaltita, di questo materiale fatto per durare non si sa più cosa farne se non farlo diventare un rifiuto speciale che a volte, purtroppo, qualche incivile preferisce abbandonare in mezzo a un prato. O, peggio, decide di affondare deliberatamente la barca e farla sparire. Tutto per non affrontare le spese, - a dire la verità alquanto ingenti - per il suo corretto smaltimento.
La vetroresina è infatti più difficile da smaltire della normale plastica, fondamentalmente per due motivi:
➤ Perché la barca è un oggetto generalmente complesso, composto da più elementi e più materiali diversi spesso non facilmente separabili tra loro, condizione che certo non favorisce il riciclo o riuso dei singoli componenti o materiali.
➤ Perché la vetroresina in sé, come accennato,
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