Barche ELETTRICHE
Da una parte c’è la necessità di ridurre le emissioni inquinanti che, nel dicembre scorso in attuazione a quanto deciso dalla Comunità Europea, ha portato il Governo Italiano a sancire lo stop alle automobili nuove con motore a combustione interna entro il 2035. Una decisione che inevitabilmente anticipa quella rivoluzione elettrica che progressivamente coinvolgerà anche il mondo navale e nautico, che dovrà farsi trovare pronto.
Dall’altra parte la tecnologia dell’elettrico è sempre più evoluta, sia in termini di performance dei motori elettrici sia di caratteristiche delle batterie in termini di capacità, pesi e durata. Fatto sta che oggi molti progettisti e molti cantieri sempre più spesso si cimentano nell’immaginare e proporre una barca elettrica o, magari, ibrida. Un trend evidente anche sfogliando le pagine della nostra rivista sulle quali spesso parliamo proprio di nuovi progetti e nuove barche elettriche. Un trend al quale allo scorso salone di Cannes è stata dedicata un’apposita ala, la Electric Boat Area, proprio per dare risalto a questo segmento di mercato, ancora piccolo ma comunque visibile, nonostante i problemi legati all’autonomia e alla mancanza di una rete di punti di ricarica, problemi che su una barca si fanno sentire ancora di più. E nonostante il costo più elevato di una barca elettrica, come d’altronde accade anche per le auto elettriche, che sono più costose dell’omologa versione con motore termico.
Ma i prezzi scenderanno, si costruiranno batterie con una densità di carica sempre maggiore (pesano di meno e contengono più energia), i motori elettrici saranno sempre più performanti. È inevitabile: il futuro è delle barche elettriche. Ma oggi? Le barche viste a Cannes, e poi al successivo salone di Genova, limitandoci
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