Secondo un’antica leggenda il Burmese, aggraziato ed elegante, proviene dai monasteri della Birmania, dove vegliava sulla vita dei monaci e poteva addirittura dialogare con gli dei. Le sue nobili origini sembrano trasparire dal raffinato mantello - corto, fine e lucido come seta - dallo sguardo dolce ed espressivo, dal portamento e dai modi estremamente garbati. La genetica ha comunque dimostrato senza ombra di dubbio la sua stretta parentela con il Siamese rivelata, del resto, anche dall’aspetto, dalla struttura fisica atletica e muscolosa, dalle zampe sottili con piccoli piedi ovali, dalla forte personalità, a cui si associano un’intelligenza particolarmente vivace e spesso anche una buona dose di testardaggine.
ELEGANTE E AGGRAZIATO
elemento da non sottovalutare quando si ha a che fare con un gran chiacchierone, durante il calore, però, si abbandona volentieri a gorgheggi e vocalizzi, non sempre apprezzati da familiari e vicini di casa: dopotutto nessuno è perfetto! Sebbene gatti di questo tipo fossero conosciuti in Oriente già da secoli - raffigurati anche in un antico manoscritto, conservato tuttora nella biblioteca di Bangkok - le