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riflessioni sul Vangelo di Lunedì 30 Marzo 2020 (Gv 8, 1-11)

riflessioni sul Vangelo di Lunedì 30 Marzo 2020 (Gv 8, 1-11)

DaA Piccoli Sorsi - Commento alla Parola del giorno delle Apostole della Vita Interiore


riflessioni sul Vangelo di Lunedì 30 Marzo 2020 (Gv 8, 1-11)

DaA Piccoli Sorsi - Commento alla Parola del giorno delle Apostole della Vita Interiore

valutazioni:
Lunghezza:
8 minuti
Pubblicato:
30 mar 2020
Formato:
Episodio podcast

Descrizione

- Premi il tasto PLAY per ascoltare la catechesi del giorno e condividi con altri se vuoi -+ Dal Vangelo secondo Giovanni +In quel tempo, Gesù si avviò verso il monte degli Ulivi. Ma al mattino si recò di nuovo nel tempio e tutto il popolo andava da lui. Ed egli sedette e si mise a insegnare loro.Allora gli scribi e i farisei gli condussero una donna sorpresa in adulterio, la posero in mezzo e gli dissero: «Maestro, questa donna è stata sorpresa in flagrante adulterio. Ora Mosè, nella Legge, ci ha comandato di lapidare donne come questa. Tu che ne dici?». Dicevano questo per metterlo alla prova e per avere motivo di accusarlo.Ma Gesù si chinò e si mise a scrivere col dito per terra. Tuttavia, poiché insistevano nell'interrogarlo, si alzò e disse loro: «Chi di voi è senza peccato, getti per primo la pietra contro di lei». E, chinatosi di nuovo, scriveva per terra. Quelli, udito ciò, se ne andarono uno per uno, cominciando dai più anziani.Lo lasciarono solo, e la donna era là in mezzo. Allora Gesù si alzò e le disse: «Donna, dove sono? Nessuno ti ha condannata?». Ed ella rispose: «Nessuno, Signore». E Gesù disse: «Neanch'io ti condanno; va' e d'ora in poi non peccare più».Parola del Signore.- Decreto della Penitenzieria Apostolica circa la concessione di speciali Indulgenze ai fedeli nell’attuale situazione di pandemia (20.03.2020) -Si concede il dono di speciali Indulgenze ai fedeli affetti dal morbo Covid-19, comunemente detto Coronavirus, nonché agli operatori sanitari, ai familiari e a tutti coloro che a qualsivoglia titolo, anche con la preghiera, si prendono cura di essi...Si concede l’Indulgenza plenaria ai fedeli affetti da Coronavirus, sottoposti a regime di quarantena per disposizione dell’autorità sanitaria negli ospedali o nelle proprie abitazioni se, con l’animo distaccato da qualsiasi peccato, si uniranno spiritualmente attraverso i mezzi di comunicazione alla celebrazione della Santa Messa o della Divina Liturgia, alla recita del Santo Rosario o dell’Inno Akàthistos alla Madre di Dio, alla pia pratica della Via Crucis o dell’Ufficio della Paràklisis alla Madre di Dio oppure ad altre preghiere delle rispettive tradizioni orientali, ad altre forme di devozione, o se almeno reciteranno il Credo, il Padre Nostro e una pia invocazione alla Beata Vergine Maria, offrendo questa prova in spirito di fede in Dio e di carità verso i fratelli, con la volontà di adempiere le solite condizioni (confessione sacramentale, comunione eucaristica e preghiera secondo le intenzioni del Santo Padre), non appena sarà loro possibile.Gli operatori sanitari, i familiari e quanti, sull’esempio del Buon Samaritano, esponendosi al rischio di contagio, assistono i malati di Coronavirus secondo le parole del divino Redentore: «Nessuno ha un amore più grande di questo: dare la vita per i propri amici» (Gv 15,13), otterranno il medesimo dono dell’Indulgenza plenaria alle stesse condizioni.Questa Penitenzieria Apostolica, inoltre, concede volentieri alle medesime condizioni l’Indulgenza plenaria in occasione dell’attuale epidemia mondiale, anche a quei fedeli che offrano la visita al Santissimo Sacramento, o l’adorazione eucaristica, o la lettura delle Sacre Scritture per almeno mezz’ora, o la recita del Santo Rosario o dell’Inno Akàthistos alla Madre di Dio, o il pio esercizio della Via Crucis, o la recita della Coroncina della Divina Misericordia, o dell’Ufficio della Paràklisis alla Madre di Dio o altre forme proprie delle rispettive tradizioni orientali di appartenenza per implorare da Dio Onnipotente la cessazione dell’epidemia, il sollievo per coloro che ne sono afflitti e la salvezza eterna di quanti il Signore ha chiamato a sé..Dato in Roma, dalla sede della Penitenzieria Apostolica, il 19 marzo 2020.Mauro Card. Piacenza
Pubblicato:
30 mar 2020
Formato:
Episodio podcast

Titoli di questa serie (100)

Tiziana vive a Roma ed è un’Apostola della Vita Interiore. La comunità delle Apostole della Vita Interiore (AVI), ufficialmente approvata dalla Chiesa di Roma nel 1996, è presente nella medesima con una casa apostolica e una di Formazione. Le Apostole sono donne consacrate che si dedicano a tempo pieno alla preghiera, allo studio (particolarmente filosofico e teologico), alla vita comunitaria e all’apostolato. Quest’ultimo privilegia soprattutto i giovani attraverso la prima evangelizzazione (le Apostole prendono l’inziativa di avvicinarli nei loro luoghi di ritrovo e particolarmente nei campus e residenze universitarie) e l’accompagnamento spirituale. Svolgono missioni popolari, catechesi di approfondimento della fede, dibattiti culturali, conferenze su temi di attualità, preparano al matrimonio, predicano ritiri ed esercizi spirituali rivolti anche al clero e a membri di istituti religiosi maschili e femminili.Le Apostole perseguono tre obiettivi apostolici principali: 1. introdurre alla vita di preghiera. Dovunque, in ogni struttura si sente parlare del’importanza della preghiera. Tuttavia è necessario che qualcuno si metta accanto a te per apprenderne dallo Spirito Santo l’arte; 2. aiutare a discernere la volontà di Dio nel quotidiano per poter abbracciare con determinazione e fedeltà il proprio stato di vita; 3. formare all’apostolato. Non è raro trovare persone magari molto impegnate, molto attente alla vita di fede e alla vita di preghiera che però spesso non riescono a comunicare agli altri la ricchezza che hanno dentro. La realtà della fede va condivisa proprio perché attraverso la condivisione si rafforza. Dal 2000, le Apostole sono presenti anche negli Stati uniti soprattutto nei centri cattolici dei campus universitari statali. Insieme alla “School of Faith” svolgono il cosiddetto “ Mentorship Program” un programma cioè di formazione dei laici a divenire fratelli maggiori nella fede (si cura la preghiera, lo studio della teologia e tecniche e modi creativi di comunicazione) e a mettersi a disposizione nelle parrocchie per rispondere al bisogno crescente della gente di essere ascoltata, sostenuta, spronata, incoraggiata. Negli anni le Apostole hanno formato altri rami: quello sacerdotale (sacerdoti cioè dediti solo all’ascolto, all’accompagnamento e alla formazione umana e cristiana del popolo di Dio; il ramo delle laiche consacrate che a differenza delle Apostole non vivono di Provvidenza (ossia le offerte della gente), il ramo laicale dei collaboratori della nostra gioia che vede alcuni dei suoi membri diventare family, ossia legarsi con promesse a vivere la spiritualità delle Apostole nel mondo. --- Questo podcast può anche essere ascoltato in inglese all'indirizzo: www.thecatechesisoftiziana.cloud --- Questo podcast può anche essere ascoltato in spagnolo all'indirizzo: www.lacatequesisdetiziana.cloud