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Ruspe o biberon: Migranti. Oltre i luoghi comuni dei buoni e dei cattivi
Ghetto Economy: Cibo sporco di sangue
Gli africani salveranno Rosarno: E, probabilmente, anche l'Italia
Serie di e-book3 titoli

Praça da Alegria

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Info su questa serie

Nel piatto che hai di fronte ci sono le urla di Becky, mentre la baraccopoli da duemila persone le brucia intorno. Ci sono i denti di Dominic, che battono di febbre mentre muore in una tenda nella campagna calabrese e pensa che è sfuggito alla guerra in Africa per morire in Europa. Ci sono le lacrime di Luana, che sopporta lo sfruttamento sessuale in una serra siciliana per regalare una vita migliore ai figli.

Nei nostri piatti ci sono le squadre di razzisti con bastoni e taniche, i padroni che non pagano dopo una stagione di sudore, le gabbie burocratiche che creano lavoratori senza diritti. Questa è l’eccellenza del cibo italiano: produrre con lo sfruttamento e chiamarla “emergenza”.

Questo libro è un viaggio da Nord a Sud: Asti, Saluzzo, Chianti, Foggia, Rosarno, Vittoria. Nelle serre e nei ghetti. Tra pomodori, vino, arance e mele. In mezzo a contadini e multinazionali. Alla scoperta dell’orrore dietro l’etichetta del supermercato.
LinguaPortuguês
Data di uscita13 set 2015
Ruspe o biberon: Migranti. Oltre i luoghi comuni dei buoni e dei cattivi
Ghetto Economy: Cibo sporco di sangue
Gli africani salveranno Rosarno: E, probabilmente, anche l'Italia

Titoli di questa serie (3)

  • Gli africani salveranno Rosarno: E, probabilmente, anche l'Italia

    1

    Gli africani salveranno Rosarno: E, probabilmente, anche l'Italia
    Gli africani salveranno Rosarno: E, probabilmente, anche l'Italia

    Non c’è un posto in Italia come Rosarno, che come Rosarno riassuma i drammi e le contraddizioni della nostra epoca. Dall’economia globale a quella criminale, dalla mafia alle migrazioni. Incontreremo lavoratori marginali inseriti in un contesto mafioso moderno ed arcaico, le leggi razziste che producono marginalità fino al lavoro servile. E una terra per nulla immobile, raccontata da Giuseppe Lavorato: dalla grande stagione dell’occupazione delle terre all’omicidio Valarioti fino alle lotte di massa contro la mafia.

  • Ruspe o biberon: Migranti. Oltre i luoghi comuni dei buoni e dei cattivi

    3

    Ruspe o biberon: Migranti. Oltre i luoghi comuni dei buoni e dei cattivi
    Ruspe o biberon: Migranti. Oltre i luoghi comuni dei buoni e dei cattivi

    A cena con vecchi amici. Su Internet e in autobus. Ovunque siamo avvelenati da luoghi comuni razzisti o paternalisti. Quelli dei cattivi e quelli dei buoni: la ruspa (dobbiamo cacciarli) o il biberon (dobbiamo assisterli). Ma qual è la realtà? Il “migrante” è come Babbo Natale. Tutti ne parlano anche se non esiste. È una sintesi di luoghi comuni. Esistono invece donne e uomini in carne e ossa. In questo libro la potenza narrativa delle storie di vita irrompe mostrandoci un mondo pulsante. Del tutto differente dalla rappresentazione corrente. Incontreremo somali che si bruciano le dita pur di scappare dall’Italia mentre intorno tutti gridano “andate via”. Vedremo un’invasione immaginaria. Scopriremo dittatori sanguinarifinanziati dall’Italia, che causano nuove partenze. Osserveremo un paese che invoca frontiere blindate proprio quando ricomincia a emigrare. Conosceremo egiziani che mettono in crisi multinazionali, mentre tutti urlano “ci rubano il lavoro”. Vedremo, in breve, la realtà oltre il luogo comune.

  • Ghetto Economy: Cibo sporco di sangue

    Ghetto Economy: Cibo sporco di sangue
    Ghetto Economy: Cibo sporco di sangue

    Nel piatto che hai di fronte ci sono le urla di Becky, mentre la baraccopoli da duemila persone le brucia intorno. Ci sono i denti di Dominic, che battono di febbre mentre muore in una tenda nella campagna calabrese e pensa che è sfuggito alla guerra in Africa per morire in Europa. Ci sono le lacrime di Luana, che sopporta lo sfruttamento sessuale in una serra siciliana per regalare una vita migliore ai figli. Nei nostri piatti ci sono le squadre di razzisti con bastoni e taniche, i padroni che non pagano dopo una stagione di sudore, le gabbie burocratiche che creano lavoratori senza diritti. Questa è l’eccellenza del cibo italiano: produrre con lo sfruttamento e chiamarla “emergenza”. Questo libro è un viaggio da Nord a Sud: Asti, Saluzzo, Chianti, Foggia, Rosarno, Vittoria. Nelle serre e nei ghetti. Tra pomodori, vino, arance e mele. In mezzo a contadini e multinazionali. Alla scoperta dell’orrore dietro l’etichetta del supermercato.

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