moderni mezzi di comunicazione e trasporto di merci, animali e persone hanno consentito ai proprietari di pet di portare in vacanza anche i propri amici a quattro zampe, ma è bene ricordare che ogni qualvolta si decida di spostarsi si può incorrere in rischi sanitari. Il Non bisogna, inoltre,Per ottenerlo basta recarsi al Servizio veterinario locale di competenza con un documento valido e il codice fiscale; è poi indispensabile che il pet sia identificato con un tatuaggio leggibile o un microchip. Le norme generali prevedono che l’animale sia stato sottoposto da almeno 21 giorni (in caso di primo trattamento profilattico) e da non più di 11 mesi alla vaccinazione contro la rabbia; a fare la prima registrazione della avvenuta somministrazione del vaccino è il Servizio veterinario con il rilascio del passaporto, mentre le successive possono essere annotate dal veterinario libero professionista che le ha praticate. Per viaggiare nei Paesi extra Ue è poi fondamentale ottenere una certificazione di idoneità al viaggio e la vidimazione del passaporto, sempre a cura del Servizio veterinario. Eppure tutto questo non basta: . Per essere certi di possedere tutti i requisiti per il viaggio è meglio rivolgersi al Consolato o all’Ambasciata del Paese prescelto come meta. Sono previsti controlli anche prima del rientro in Italia: infatti, se si viaggia in zone dove la rabbia è ancora presente bisogna fare un test sierologico precedentemente alla partenza. . Tutto ciò potrebbe sembrare astruso e impegnativo, ma non bisogna scoraggiarsi: nel momento in cui si decide di ampliare la propria famiglia e di adottare un animale si assumono determinate responsabilità ed è bene ricordarsene sempre.
Ecco tutto ciò che occorre sapere DIPENDE DALLA META
Jul 23, 2022
2 minuti
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