Lottare per una causa. Non solo per difendere persone a noi care, ma perché si crede in qualcosa di più alto e spesso astratto: un valore, per esempio. Oppure per proteggere chi riconosciamo essere in difficoltà, sia esso umano, animale o ideale. Pensiamo, per esempio, al villaggio di Puente Viejo, protagonista de “il Segreto”. Si tratta di un vero e proprio paese fantasma, perché non esiste nella realtà ma solo nella finzione. Eppure, le vicende dei suoi abitanti vanno a comporre un ampio quadro di esperienze di vita, emozioni e sentimento, passioni e dolori che sembrano essere quasi le fondamento di tale villaggio. Forse è proprio per questo motivo per cui alcuni tra i cittadini farebbero di tutto per non lasciarlo, per curarne ogni via, piazzetta ed edificio. Abbandonarlo sarebbe impensabile.
LA FAMIGLIA DELLA LOCANDA
Il nome dei Castañeda, come d’altronde quello degli Ulloa, è profondamente legato a un luogo: la pensione e locanda nella piazza principale di Puente Viejo. Un semplice caseggiato che però è al centro della A un luogo viavai di persone, vite e racconti non possono che appartenere uomini e donne sempre pronti per ascoltare, comprendere e dare consigli.