Pergole, pergotende, pergole bioclimatiche: soluzioni diverse che consentono un uso flessibile di terrazzi, cortili e giardini, proteggendo le attività all’aria aperta dal sole e dall’eccessiva calura, così come dai temporali e dalle piogge, che possono funestare anche la bella stagione. Ma quali sono le differenze fra i supporti e quali gli incentivi all’acquisto e installazione a disposizione dei privati? Le pergole, realizzate generalmente in legno massello o lamellare o conprimaria di schermatura solare offrendo la possibilità di adattare la propria forma in funzione dell’irraggiamento nel corso di una giornata. In genere, sono realizzate con struttura in alluminio, in legno o in acciaio e copertura con doghe orientabili o scorrevoli in alluminio, leghe, vetro, materiali sintetici o legno, che possono chiudersi fino a garantire una totale impermeabilità, o ruotare in funzione dell’angolo dei raggi. In tutti i casi parliamo di strutture rimovibili: attenzione però perché, in caso di territorio o immobile sottoposto a tutela, è necessario chiedere un’autorizzazione edilizia ed eventualmente paesaggistica (come sottolinea una recente sentenza del TAR del Lazio 97-2022). Sotto l’aspetto degli incentivi, per installare pergole, pergotende e pergole bioclimatiche è possibile usufruire della detrazione fiscale dell’Ecobonus, pari al 50% dell’importo massimo detraibile, per le schermature solari stabilito a 230€ al mq, al netto di IVA, prestazioni professionali e opere complementari relative alla installazione e alla messa in opera delle tecnologie. Condizione necessaria è che la struttura non sia esposta a Nord, NordEst o NordOvest. L’agevolazione fiscale è di massimo 60mila euro e può avvenire sia con sconto in fattura che con recupero sul credito d’imposta in 10 anni.
FRA OMBRA E SOLE
Mar 23, 2022
2 minuti
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