È contento di questa vivace stagione?
Non si può non essere felici di un periodo di entusiasmo, anche se i fondamentali di alcuni mercati stanno scemando. I saloni sono stati estremamente positivi. Ci sono ancora moltissimi americani in giro. Meno presenti sul mercato sono gli asiatici del Far East, che avevano caratterizzato la ripresa. Gli europei cominciano a essere più attenti al futuro, dato che i fenomeni politici ed economici, il caro energie e l’inflazione reale sono fattori evidenti. Invece gli americani godono dell’entusiasmo di un’inflazione guidata dai consumi e non dall’incremento dei costi e quindi sono ancora in una fase di grande ottimismo, supportato dalla debolezza dell’euro, per cui per un americano è conveniente comperare europeo.
A voi com’è andata questa stagione?
Per noi che siamo piccoli, in un periodo di crescita, non ci possiamo assolutamente lamentare. Stiamo chiudendo un 2022 con numeri di grande interesse. Da 37 milioni siamo passati a 65. Vendite ne abbiamo realizzate più del