alle spalle (assai poco documentati), gli Ainu – popolazione un tempo diffusa nell’Oceano Pacifico, dal Giappone ai territori russi come l’isola di Sakhalin, le Curili e la Kamchatka – sarebbero più antichi di Egizi e Sumeri. Il loro nome – da – vuol dire “persone”, e le loro origini sono misteriose: arrivarono dall’Asia del Nord? O forse dalla Polinesia, con cui condividono rituali, usanze e tatuaggi che dal 2020 ospita sei aree tematiche: lingua, universo (spiritualità e costumi), vita, storia, lavoro e scambio. L’ampio parco che circonda il moderno edificio ben rappresenta l’importanza dell’armonia con la natura, con sentieri escursionistici intramezzati da esempi di artigianato, cucina e musica, e la ricostruzione di un villaggio tradizionale. Vale la pena anche assistere a spettacoli della “danza dell’antico rito degli Ainu”, riconosciuta dall’Unesco Patrimonio culturale immateriale dell’umanità.
