Scopri questo podcast e tanto altro ancora

I podcast sono disponibili gratis, senza abbonamento. Offriamo anche e-book, audiolibri e tanto altro ancora a soli $11.99/mese.


valutazioni:
Lunghezza:
14 minuti
Pubblicato:
4 mag 2020
Formato:
Episodio podcast

Descrizione

Nello scorso episodio abbiamo lasciato Perseo mentre si allontanava verso l'orizzonte. La sua destinazione è la terra di iperborea, dove vivono le tre Gorgoni. Abbiamo un po' di tempo perciò per raccontare la storia di medusa, l'unica mortale delle tre. Le Gorgoni sono figlie del mare: Ceto, un mostro marino e Forcio, il dio delle profondità degli abissi, si uniscono. Dalla loro unione nascono Ladone, un drago serpentiforme che non dorme mai e che confonde le sue vittime parlando la lingua degli uomini, con voce di uomo donna o bambino. Ladone è il custode insuperabile dell'albero delle mele d'oro che le Esperidi figlie di Atlante disperatamente desiderano. Forse te lo ricorderai: ho raccontato di Ladone in uno degli episodi sulle fatiche di Eracle. La seconda figlia di Ceto e Forcio è Echidna, metà donna bellissima e metà serpente dalla pelle maculata, sposa di Tifone: ella mangia a pranzo esseri umani crudi e procrea mostri orribili. Verrà uccisa da Argo Panopte, il guardiano dai cento occhi. Infine Ceto e Forcio danno vita alle Graie, che non ti descrivo perché te ne parlerò tra poco e le tre Gorgoni: Steno (o Stimo), Euriale e Medusa.Queste tre sono creature bellissime, anzi la bellezza di Medusa può competere con quella delle dee dell’Olimpo.Medusa fa uso della sua avvenenza per sedurre questo o quello e ottenerne i favori: mette a frutto la sua intelligenza per individuare chi la può aiutare e fa leva sulla propria irresistibile leggiadria per perseguire i propri scopi.Una notte, però, avventatamente, Medusa si lascia andare agli abbracci di Poseidone proprio in un tempio dedicato ad Atena...
Pubblicato:
4 mag 2020
Formato:
Episodio podcast

Titoli di questa serie (100)

In questo Podcast, trovi le storie più interessanti dei miti greci e romani. Il mito ha ancora molto da insegnarci e talvolta, come uno specchio, è capace di mostrare meglio a noi stessi quello che siamo. Buon ascolto!