Voith Linear Jet
pratica un propulsore ibrido che ha un’elica che gira all’interno di un tubo opportunamente sagomato, come in un idrogetto. Ma, a differenza di quest’ultimo, il tubo è molto più corto ed è posizionato interamente sotto lo scafo. Queste caratteristiche ibride permettono al Voith Linear Jet, o più semplicemente VLJ, di funzionare meglio di un’elica convenzionale e di un idrogetto laddove questi due propulsori iniziano ad essere poco efficienti, ovvero per velocità oltre i 20/25 nodi, quando parliamo di eliche convenzionali, e velocità inferiori ai 40 nodi, quando parliamo di idrogetti. VLJ rappresenta quindi la soluzione ideale per quelle barche che hanno profili operativi che comprendono sia basse sia alte velocità di navigazione, cioè i cosiddetti profili multimissione, come può essere quello di una motovedetta della Guardia Costiera che può aver necessità di navigare in pattugliamento a 15 nodi così come di effettuare un intervento di soccorso a 35 nodi. Oppure come uno yacht con il quale si naviga a 15 nodi durante un trasferimento ma con il quale si può compiere interi tratti a 30 o 35 nodi. In questo intervallo di velocità, compreso all’incirca tra i 20 ed i 35 nodi, un idrogetto, ottimo per velocità superiori ai 35/40 nodi, è poco efficiente e ha un consumo di carburante molto elevato, mentre un’elica convenzionale, superati i 20/25 nodi, incomincia a perdere di efficienza, con i livelli di cavitazione, vibrazioni e rumore che aumentano sensibilmente. Il propulsore VLJ, invece, mantiene un’alta efficienza (circa 70%) per quasi tutto questo intervallo di velocità, caratteristica, appunto, che lo
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