La transumanza del popolo delle solitudini
significa “popolo delle solitudini” perché sono un popolo di montagna, dedito all’allevamento, in totale isolamento ad alta quota. Gli yak forniscono ai Drokpa tutto quello di, un prezioso tessuto utilizzato per fabbricare borse e coperte. Alla fine dei rigidi inverni, quando le temperature si alzano e gli animali iniziano a perdere il pelo, i Drokpa pettinano il manto dei loro animali. Ogni Yak adulto produce circa 1 Kg di sottopelo. Dalla pancia e dalla parte inferiore si ricava una lana sottile che una volta cardata produce un filato simile al cachemire così prezioso che i pastori raccolgono persino la lanuggine che si impiglia nei cespugli mentre il bestiame pascola. Come i nostri pastori che dalle montagne dell’Abruzzo arrivavano fino in Puglia per far pascolare le pecore anche i Drokpa praticavano una sorta di transumanza. In inverno si insediavano in Tibet vicino a Khampa Dzong, dove non cadeva mai troppa neve e in estate raggiungevano le colline del Sikkim. Questi spostamenti favorivano scambi commerciali e culturali con le popolazioni stanziali. Dopo che la Cina nel 1962 occupò il Tibet, la frontiera fu chiusa e da quasi 60 anni i Drokpa non possono più spostarsi.
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