I Venti, ecco Come Prevederli
Pensare al Mediterraneo come a un mare facile, a un “grande lago”, come qualcuno lo definisce paragonando la sua dimensione a quella degli oceani, significa sottovalutarne la forza e il carattere. A differenza di quanto accade negli oceani, dove, a parte le condizioni estreme delle alte latitudini Nord e Sud, i venti sono regolari e stagionali, i groppi passano veloci, le depressioni hanno un ciclo e un percorso piuttosto prevedibile, il Mare Nostrum è capace di mille diverse espressioni. Stretto fra le terre che lo circondano, spesso ingabbia a lungo le depressioni prima di farle fuggire; in poche ore, a volte in una manciata di minuti, può passare da calme equatoriali a burrasche violente.
Un carattere aspro ma non imprevedibile. Al netto delle variabili locali, causate soprattutto dalla morfologia delle coste, i venti che spirano sulle nostre acque si generano in condizioni precise, ben leggibili sulle carte sinottiche che rappresentano la distribuzione delle zone di diversa pressione sui mari che ci interessano. Il gioco sta nell’immaginare la nostra barca che si muove nello scenario rappresentato dalla carta, che si sposta fra le alte e basse pressioni per scegliere la rotta
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