'Numerose “gole profonde” sono venute allo scoperto sostenendo l’esistenza di una fitta rete di basi sotterranee, costruite a partire dagli anni Cinquanta'
ino allo scorso giugno il fenomeno UFO, a livello ufficiale, non era riconosciuto come reale. Il quadro è cambiato con l’uscita del rapporto della Direzione della National Intelligence statunitense sugli UAP (Unidentified Aerial Phenomena, il nuovo nome con cui da qualche anno si indicano gli UFO). Dei 144 casi presi in esame, tutti riguardanti avvistamenti effettuati da personale militare dal 2004 al 2021, 143 restano inspiegati. In alcuni di essi, gli UAP hanno mostrato caratteristiche di volo inusuali, al di là delle attuali conoscenze tecnologiche americane, il che apre la porta a ulteriori opzioni, non esclusa quella extraterrestre, ritenuta la più probabile per via del “gap” tecnologico che questi velivoli ignoti mostrano rispetto ai mezzi dell’aeronautica statunitense. Pertanto, nel momento in cui il tema è stato sdoganato, assumono connotati differenti certi resoconti che, fino a poco tempo prima, rientravano di diritto in un ambito ai confini della fantascienza (e, a volte, persino oltre). Mi riferisco a tutti i cosiddetti informatori, le “gole profonde” che, nei decenni, sono venuti allo scoperto affermando di essere a conoscenza dell’esistenza di una fitta rete di basi sotterranee costruite a partire dagli anni Cinquanta all’interno delle quali verrebbero effettuate ricerche di vario tipo, con la presenza persino di personale non umano e, alcune di esse,