GLI AVVISTAMENTI DEI PILOTI DELLA MARINA
Il 16 dicembre 2017 il New York Times ha riportato in esclusiva la notizia di alcuni avvistamenti di UAP (Unidentified Aerial Phenomena, il nuovo nome con cui si indicano gli UFO) da parte di alcuni piloti della Marina degli Stati Uniti. Sono stati pubblicati due video, dal nome in codice FLIR e GIMBAL, ripresi a bordo della USS Nimitz e della USS Theodore Roosevelt, che ritraevano velivoli dalla forma insolita in rapido movimento. Alcuni giorni dopo il Washington Post ha pubblicato il video di un incontro simile, intitolato GOFAST.
I video, con i dati di visualizzazione della cabina di pilotaggio e le immagini a infrarossi, insieme all’audio delle comunicazioni tra i piloti all’inseguimento, sono stati inizialmente forniti alla stampa da Christopher Mellon, ex segretario alla Difesa e membro del Comitato per l’Intelligence al Senato.
Molto risalto ha avuto la testimonianza del comandante David Fravor, pilota della Marina che nel 2004 ha assistito a un avvistamento epocale al largo delle coste della California.
«Era diverso da tutto quanto avessi mai visto prima in volo », ha raccontato Fravor, «un oggetto a forma di tic tac, lungo una quindicina di metri, in grado di compiere manovre sensazionali e rendersi invisibile ai radar. Qualunque cosa fosse, ha commesso un “atto di guerra”».
Nel 2017 i video di questo oggetto sono stati visti da un gruppo di ricerca, per poi venire resi pubblici nel 2020 dal Pentagono.
Fravor ha raccontato che l’incontro è durato molti minuti: «Non si è trattato del classico avvistamento in cui un momento l’oggetto è lì e poi scompare, oppure del tipo “Ho visto una luce nel cielo che poi è scomparsa”. No, era diverso, l’abbiamo visto di giorno ed eravamo in quattro e tutti perfettamente addestrati a riconoscere oggetti in cielo».
Fravor ha raccontato di aver provato ad avvicinarsi all’oggetto ma, una volta giunto a poche centinaia di metri, il velivolo ha accelerato in maniera così repentina da
