Medico Veterinario libero professionista, Roma
La cosiddetta “gastroenterite virale” è un vero spauracchio per i nostri amici gatti. Nel titolo ho mantenuto questa denominazione che, però, è imprecisa. La patologia in questione, infatti, non è L’agente causale è un parvovirus (Fpv) caratterizzato da una enorme capacità di diffusione e resistenza alle alte temperature, ai disinfettanti e alle condizioni ambientali più avverse. Questo microrganismo ha particolare affinità per le cellule in replicazione, ed è per questo che normalmente penetra nell’organismo attraverso le mucose, soprattutto quelle dell’apparato digerente, ma anche quelle dell’albero respiratorio. . Pur essendo i sintomi prevalentemente gastroenterici, il virus si diffonde in tutto l’organismo e lede gravemente il sistema difensivo. Agli esami del sangue il segno più tipico di questa malattia è la diminuzione molto marcata di tutti i leucociti, che sono le cellule tipicamente destinate alla difesa contro le infezioni, e infatti il nome scientifico della malattia è “panleucopenia”. Questo fenomeno, unitamente alla distruzione di buona parte della mucosa dell’apparato gastroenterico, favorisce la penetrazione nei tessuti di germi e tossine che aggravano ulteriormente il quadro. La terapia prevede antibiotici, fluidi, gastroprotettori, farmaci che stimolano il sistema immunitario (interferone); tuttavia . Attenzione, quindi: se partendo per le vacanze pensiamo di lasciare il gatto in pensione o in allevamento, ricordiamoci per tempo di passare dal veterinario per il vaccino.