ella splendida cornice delle colline di Biella, in località Cerreto Castello, immersa tra il verde in un parco di 10 mila mq, l’architetto Federico Delrosso, designer milanese di origini biellesi ha ristrutturato Villa Alce, una dimora di famiglia di un noto imprenditore locale. “Un progetto impegnativo anche dal punto di vista morale – racconta Delrosso a –. Le persone che vivevano nella villa originariamente, progettata 50 anni fa dall’architetto Boffa Ballaran, sono le stesse che la abitano oggi. Ripensare gli spazi per chi, da sempre, conosce ogni angolo dell’abitazione, è una vera responsabilità: c’è il rischio di alterare tradizioni e ricordi, quasi di togliere all’edificio storia e personalità, anche se il vero obiettivo è solo quello di arricchire gli ambienti per renderli più confortevoli”. In realtà, la villa non ha perso la sua essenza rispetto all’impianto originale: sono stati mantenuti i due patii esistenti e la travatura in legno. “Ho voluto rispettare – spiega l’architetto – ciò che il luogo originario racconta, con il suo equilibrio e le sue forme essenziali: lo spazio è stato valorizzato. Tutto ruota attorno al patio centrale che è stato ripulito e arricchito di carattere e propensione verso la Natura”. Per esempio, la chiusura di alcuni portici esistenti ha permesso l’inserimento di una struttura metallica che prolunga all’esterno lo spazio dedicato alla cucina, che ora è vetrato e consente uno splendido affaccio sul giardino. Il vetro, declinato in moduli a tutta altezza, ha sostituito il pieno delle pareti. I proprietari raccontano che non sembra nemmeno di vivere in un ambiente chiuso, tanta è la continuità che si percepisce tra zona giorno ed esterno. “Qui si vive in sintonia con la Natura – racconta il proprietario – l’orientamento della villa permette di godere il sorgere del sole e i tramonti, cogliendo tutti gli effetti di luce naturali e straordinari nei vari momenti del giorno”. I materiali selezionati per Villa Alce sono raffinati, sartoriali e scelti con immensa cura per unificare, anche sul piano cromatico, ogni parte del manufatto architettonico. “Pochi, ma coerenti – precisa l’architetto – tra questi, la pietra granitica “petit granit” in versione più scura e levigata, è stata utilizzata per i pavimenti delle aree giorno. All’esterno la stessa pietra, ma in versione sabbiata. L’essenza preferita per gli arredi su misura, le aree notte e il wellness, oltre a tutti i soffitti orizzontali, è il rovere chiaro a listelli”. Un progetto che si è prestato perfettamente alla ristrutturazione moderna. Il proprietario conclude: “già nella villa originaria dei miei genitori c’erano i criteri di base validi per ricavarne, oggi, un ottimo progetto contemporaneo.
