Melaverde

Operaie dei f iori

Quando il ciliegio accanto al paddock di Mora, il mio cavallo, si riempie di fiori, il ronzio delle api operaie al lavoro diventa assordante. Migliaia di piccoli insetti che volano di fiore in fiore per raccogliere nettare e polline da portare all’alveare. Mi stupisco sempre della laboriosità e della dedizione di questi piccoli insetti verso la loro comunità. Una dedizione così incondizionata e suprema che, quando l’alveare è in pericolo, le operaie come dei veri kamikaze sacrificano addirittura la propria vita strappandosi le viscere dal corpo per avvelenare il nemico con il pungiglione.

Un alveare è come una grande casa dove vivono una regina, le sue figlie operaie, le sue piccole larve e qualche maschio. Ognuno ha il suo compito: la regina fa figli, le operaie accudiscono, nutrono le larve, cercano il cibo per tutti, proteggono l’alveare e i maschi chiamati fuchi… non produce più di 30 tipi di feromoni, profumi utilizzati per comunicare. Ogni feromone ha un significato diverso. La regina, che deve far sentire a tutti la sua presenza, inebria la colonia rilasciando il suo profumo. Se il feromone c’è, vuol dire che la sovrana regna nella pienezza dei suoi poteri per cui le operaie lavorano tranquille, le bottinatrici tornano cariche di nettare e polline, i maschi continuano a non fare nulla. Se il feromone però non c’è, significa che la regina è diventata vecchia oppure è morta. Senza il profumo della sovrana le bottinatrici diventano meno efficienti, le guardiane sono distratte e le operaie iniziano ad allevare le larve a pappa reale. La pappa reale, una gelatina prodotta dalle ghiandole mascellari delle api, grazie alle sue preziose sostanze nutritive trasforma le larve in nuove regine pronte a sciamare e a formare nuove colonie. Senza il feromone reale i fuchi, che di solito non fanno nulla, si attivano e si preparano a copulare con la nuova regina appena questa uscirà dalla sua celletta e sciamerà. Anche le operaie profumano rilasciando dalla parte dorsale dell’addome un particolare feromone detto di Nasonov. Giuro, non è una battuta, è nome dello zoologo russo Nikolai Viktorovich Nasonov che lo scoprì. Il profumo della colonia, prodotto da migliaia di individui, è così forte che viene utilizzato come un faro dalle api bottinatrici per ritrovare la via di casa. Anche quando l’alveare è in pericolo, è un feromone che scatena la furia delle api. L’ape guardiana che se ne sta di guardia con le zampe anteriori sollevate, le antenne piegate in avanti e le mandibole aperte, quando un nemico supera quello che gli etologi chiamano “perimetro difensivo”, attacca. Dal pungiglione della guardiana si sprigiona un odore d’allarme che attiva tutte le operaie verso l’invasore.

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