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Funghiamo? L’arte del cercare e raccoglier funghi
Funghiamo? L’arte del cercare e raccoglier funghi
Funghiamo? L’arte del cercare e raccoglier funghi
E-book213 pagine1 ora

Funghiamo? L’arte del cercare e raccoglier funghi

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Info su questo ebook

Come approcciarsi al meraviglioso mondo dei funghi e al loro ambiente: il bosco. Un viaggio dove le conoscenze naturalistiche, il rispetto verso il bosco e i suoi prodotti, sono il filo conduttore del racconto. Un viaggio dove scoprire le sensazioni e le emozioni di chi passeggia alla ricerca dei funghi (o del fungo nel caso del porcino) senza mai dimenticare che il piacere della ricerca è esso stesso il motivo di questa passione e non il cesto pieno a tutti i costi. In definitiva un libro per crescere e preparare un cercatore di funghi “consapevole”. Come tutti i Quaderni del Loggione c’è poi un’ampia parte dedicata alle ricette, alle curiosità e alle leggende dedicate a questo argomento. Decine di ricette originali divise per periodo di raccolta.
LinguaItaliano
Data di uscita19 mar 2020
ISBN9788893471237
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    Funghiamo? L’arte del cercare e raccoglier funghi - Massimo Tramontano

    Massimo Tramontano

    Funghiamo?

    L’arte del cercare e raccoglier funghi

    Prima edizione eBook 2020 © Edizioni del Loggione srl

    ISBN 9788893471237

    Copertina e illustrazioni: Chiara Renda

    Edizioni del Loggione srl

    Via Piave,60 – Modena

    http://www.loggione.it – loggione@loggione.it

    Il nostro catalogo completo lo trovi su

    www.librisumisura.it

    Massimo Tramontano

    Funghiamo?

    L’arte del cercare e raccogliere funghi

    INDICE

    Funghiamo?

    AMBIENTE E  STAGIONE

    Dove crescono i funghi

    Quando crescono i funghi

    Le strutture del fungo

    Tipologie

    GLI INCONTRI NEL BOSCO

    Guarda chi c’è

    L’incontro con altri fungai

    ANDAR PER FUNGHI

    L’ora migliore per andarci e perché

    Questione di sfumature, la luce del bosco

    Come ci si muove nel bosco

    Come ci si muove nei prati e nelle mirtillete

    L’avvistamento e la raccolta

    Come si puliscono

    Consigli pratici

    COME UTILIZZARE  E CONSERVARE I FUNGHI

    RICETTE

    FUNGHI CRUDI

    FUNGHI SOTT’OLIO E SOTT’ACETO

    Sott’olio classico

    Sott’olio aromatico

    Funghi alla diavola

    FUNGHI SOTT’ACETO

    FUNGHI AL NATURALE

    IL SOTTOVUOTO

    I FUNGHI  DELLA PRIMAVERA

    IL DORMIENTE

    Frittata di dormienti

    Risotto dormienti e asparagi selvatici

    LA SPUGNOLA

    Ragù di spugnole

    Crema di spugnole

    IL PRUGNOLO

    Tagliolini ai prugnoli

    Risotto prugnoli e silene

    IL PIOPPINO

    Pioppino trifolato

    Orata con i pioppini

    PRATAIOLO

    Uova e prataioli

    Insalata di mare con i prataioli

    PORCINI A PRIMAVERA

    Bignè fungati

    Tagliatelle Parmigiano Reggiano e mirtilli ai funghi porcini

    Farro, zafferano e porcini crudi

    Calamari ai porcini

    I FUNGHI DELL’ESTATE

    LA BUBBOLA

    Parmigiana di Bubbole

    Mazze di tamburo grigliate

    IL GALLETTO

    Galletti fritti

    Risotto di galletti al Vin Santo

    Galletto con i galletti

    Flan di galletti

    IL GRIFONE

    Grifone con patate

    PORCINI IN ESTATE

    Porcini crudi e lardo di Colonnata

    Torta di orzo e porcini

    Tagliatelle di castagne con salsa di mirtillo nero selvatico e porcini

    Marinata di montagna

    Crepes di farina di castagne e porcini

    I FUNGHI DELL’AUTUNNO

    IL CHIODINO

    Chiodini e salsiccia

    Chiodini fritti o in forno… anzi tutti e due

    L’OVOLO

    Ovolo e carciofini

    Ovolo all’aretina

    IL DENTINO

    Vol-au-vent di dentini

    Trota con i dentini

    LE TROMBE DI MORTO

    Crema nera

    Risotto nero di montagna

    Tortellini da brodo diversi

    PORCINI IN AUTUNNO

    Spaghetti alla chitarra, porcini e cavolo nero

    Funghi fritti

    Funghi fritti fritti

    Funghi fritti fritti fritti

    Funghi e fagioli di Zio Armando

    Zuppa di zucca e porcini

    Cappelle di porcini al forno con patate

    Fonduta ai porcini crudi

    Stufato di sorra ai porcini

         CONFETTURE, CONSERVE DOLCI

    E LIQUORE

    Confettura di Funghi Porcini

    Confettura di funghi

    Confettura di ovoli

    Liquore ai finferli

    RACCONTO

    SUL CUCUZZOLO DELLA MONTAGNA

    L’ AUTORE

    Ed infine lo trovi, appena spuntato,

    è d’un bel marrone, col capo ovattato.

    Che gioia ti prende in quel momento, per un fungo porcino.

    Che portento! Tutti i pensieri subito ti scioglie la quiete del bosco, e ti toglie la pena, che spesso è nelle cose,

    (Antonio Basili)

    Funghiamo?

    Chiese il porcino...

    Fungo. Cosa scaturisce in voi la parola fungo? Tanti penseranno immediatamente a quelle sgradevoli macchiette vicino alla doccia che proprio non se ne vogliono andare, altri come mio padre immagineranno subito un gran bel piatto di tagliatelle ai funghi, altri ancora, con un po’ di ilarità, ricorderanno i funghi fritti fritti fritti di Benigni, ma alcuni sentiranno un profumo, quello di bosco, e ricorderanno le sensazioni dell’ultima uscita quando il fungo era lì, proprio dove si aspettavano fosse. Un bel porcino con quella forma particolare, unica, che nessun altro ha mai visto.

    Sono tutte risposte corrette, ma se siete di quest’ultima categoria questo libro... è per voi. Negli altri casi, con un po’ di applicazione, potrebbe esserlo.

    Innanzitutto per completezza parliamo un po’ di cos’è il fungo.

    Dal punto di vista naturalistico i funghi sono tutti inclusi in un unico regno: il Regno dei Funghi o Miceti. Sono organismi eterotrofi, cioè incapaci di produrre da soli i nutrienti necessari per la sopravvivenza. Dal punto di vista dell’assimilazione delle sostanze nutritive possiamo suddividerli in tre diverse categorie:

    1) saprofiti, organismi che assumono sostanza organica priva di vita;

    2) parassiti, funghi che assimilano i nutrienti da altri esseri viventi, causandone la morte o il danneggiamento;

    3) simbionti, funghi che interagiscono con altri organismi per trarne un beneficio comune.

    L’importanza dei saprofiti è lampante, in quanto trasformano la materia organica in sali minerali. La materia organica, proveniente sia dai tessuti di animali morti o dagli scarti degli organismi, ritorna nella catena alimentare come sali riutilizzabile dalle piante maggiori. Il più conosciuto fra i commestibili è il pioppino, che vive sui tronchi morti, portandoli piano piano alla completa disgregazione. Il pioppino ha un comportamento particolare, infatti se riesce ad attecchire a una pianta ancora in vita la porta alla morte per poi ritornare a comportarsi da saprofita.

    Anche i parassiti, come il chiodino, hanno la loro importanza ecologica, infatti contribuiscono al miglioramento della specie che vanno a parassitare, andando a colpire gli individui più deboli o meno adatti all’ambiente circostante.

    I simbionti, come il porcino, sono probabilmente i più utili per l’ecosistema bosco, in quanto vanno a costituire unioni mutualistiche con le piante. La simbiosi mutualistica, dal punto di vista evolutivo può essere considerata un passo avanti rispetto al parassitismo, dove invece che attaccare e creare danno all’ospite, anche l’ospite trae benefici dal fungo. Utilizzando giunzioni fra le ife fungine e le radici, chiamate micorrize, le piante hanno a disposizione dai funghi i sali minerali talvolta difficili da assimilare in situazioni di substrato povero, mentre il fungo attinge dalle radici le sostanze necessarie per la vita che, essendo eterotrofo, non può produrre autonomamente.

    Da questo si capisce quanto sia importante per l’ecosistema bosco la presenza dei funghi, di ogni specie.

    I funghi sono di varie forme e dimensioni sia organismi unicellulari che pluricellulari. Possiamo divider i funghi anche in ipogei ed epigei: gli epigei sono i funghi che crescono sopra il livello del suolo, mentre gli ipogei sono quelli che fruttificano nel terreno, come i magnifici tartufi.

    Queste sono le caratteristiche base del regno, ma noi approfondiremo la conoscenza di quei funghi che ci fanno svegliare la mattina presto sperando in una buona giornata di raccolta.

    Quindi, a cosa siamo di fronte quando troviamo un bel porcino? Noi lo chiamiamo fungo, ma a dire il vero si tratta solo di una parte dell’organismo fungino, la parte esposta, chiamata dai micologi basidioma. Il basidioma o corpo fruttifero, è la porzione dell’organismo specializzata nella produzione di spore e nella dispersione delle stesse. La porzione vegetativa del fungo la troviamo in questo caso sotto il terreno costituita da una rete complessa di strutture filiformi chiamate ife. La totalità delle strutture prende il nome di micelio. Il nostro fungo oltre ad ingrandirsi aumentando la colonizzazione del terreno attraverso sempre più diramazioni delle ife, si riproduce attraverso la produzione di spore nel corpo fruttifero. Queste spore andranno a disperdersi nel terreno, formando, se le condizioni del substrato lo permettono, una nuova ifa fungina che a sua volta, se le condizioni saranno favorevoli formerà un nuovo micelio. Come per le piante anche i nostri funghi possono avere una riproduzione sessuata, cioè possono formare un individuo che unisca il corredo genetico di due organismi diversi. Questo naturalmente è di notevole importanza per l’evoluzione della specie, e nei funghi avviene quando due ife fungine di due individui diversi (non parliamo naturalmente di sessi ma di polarità della spora) si uniscono.

    Curiosità: si narra che l’eroe greco Perseo di ritorno da un lungo viaggio, trovò ristoro nell’acqua raccolta dal cappello di un fungo, incontrato per caso sulla sua via. Grato dell’aiuto inaspettato e necessario, fondò una colonia e le diede il nome di Micene, ovvero fungo in greco.

    AMBIENTE E  STAGIONE

    Anche le idee, come i funghi,

    hanno la loro stagione e i loro luoghi.

    (Anacleto Verrecchia - Diario del Gran Paradiso)

    Dove crescono i funghi

    La crescita dei funghi è strettamente legata alla vegetazione. Ci sono fattori di cui bisogna tenere conto e che sono importanti per la crescita dei funghi: il clima, la temperatura e il tipo di terreno.

    L’habitat più tipico è il bosco che bisogna distinguere in bosco a latifoglie, a conifera o bosco misto.

    Il bosco a latifoglie è costituito da alberi con foglie a lamina espansa che in autunno si spogliano, depositando uno strato di

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