Purtroppo ho dovuto rinunciare a due compleanni consecutivi a causa di tutte le restrizioni imposte dal Covid negli ultimi anni, ma Positano era il luogo che avevo in mente per festeggiare un compleanno da favola riscattandomi del viaggio intorno al mondo che ero stato costretto a cancellare. Avendo fatto alcune ricerche su Positano (non solo per l’associazione Leading Hotels of the World), avevo identificato Le Sirenuse come l’hotel perfetto per la mia prima (e spero non ultima) visita al villaggio sulla scogliera di Positano, nel cuore della Costiera Amalfitana, con la sua iconica cupola bizantina in maiolica della Chiesa di Santa Maria Assunta. Le case colorate, i ristoranti e i negozi sulla pittoresca cornice e sulle ripide e strette strade tortuose hanno sempre esercitato su di me un certo fascino… e la realtà non mi ha deluso in alcun modo!
L’arrivo in hotel
Lasciando a malincuore Palazzo Avino a metà mattina dopo la colazione, abbiamo percorso a ritroso le ventose strade di montagna fino alla costiera, per quella che avrebbe dovuto essere poco più di un’ora di auto fino alla nostra prossima tappa di Positano (anche in questo caso, solo 26 chilometri…).
In teoria tutto lasciava presagire un viaggio facile e relativamente veloce, ma oggi posso confessarvelo: non sono sicuro che lo rifarei, almeno con me alla guida. Le strade erano strette e molto trafficate, soprattutto da pullman e camion di grandi dimensioni. Anche quando era necessario rallentare per fare manovra e permettere a entrambi di passare, le altre auto - e in particolare le moto – sembravano in realtà esacerbare la situazione, come fossero tutti desiderosi di passare e ripartire velocemente. Nonostante ciò, l’idea era quella di un “caos funzionante” e, quando finalmente il traffico mi ha permesso di godermi il panorama, è stato meraviglioso, passando per Amalfi stessa, Santa Caterina, Conca dei Marini e