> BENETEAU
re le anteprime mondiali griffate Beneteau, la prima, in ordine di grandezza, è l’. Per tracciare le linee d’acqua e disegnare gli interni e la coperta, il cantiere francese si è rivolto a due italiani, rispettivamente Roberto Biscontini e Luca Argento. Numerosi i riferimenti stilistici ai due progetti precedenti della coppia di designer, come il First yacht 53 e l’Oceanis 54, di cui riprende la tuga molto bassa e quasi integrata alla coperta. In pozzetto, oltre all’organizzazione delle manovre concentrate verso la postazione del timoniere, risalta la presenza del rollbar che, oltre ad ancorare il punto di scotta, collegandosi allo sprayhood e al bimini realizza una zona completamente riparata. Gli interni sono proposti nella versione standard con tre cabine più quella per il marinaio. All’estrema poppa, infine, la doppia pala del timone ha permesso di realizzare un comodo garage. Più sportivo e con qualche bella velleità agonistica, ecco il, la cui progettazione è stata affidata ancora una volta al duo Biscontini/Argento. Per questa barca il cantiere ha previsto due allestimenti, quello standard e quello performance, con una netta differenza in termini di specifiche tecniche e organizzazione degli spazi. Il primo, più croceristico, prevede un pozzetto comodo e protetto, quattro winch per le manovre, un piano velico generoso ma non esasperato. Molto diversa l’ergonomia del pozzetto nella versione performance, studiata per far muovere in più spazio un equipaggio in regata. I winch diventano sei e albero e deriva sono