Yacht’n Italy Export Museum 2016. Renato “Sonny” Levi. Volume IV
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Anteprima del libro
Yacht’n Italy Export Museum 2016. Renato “Sonny” Levi. Volume IV - a cura di Giacomo Gori
Il testo è disponibile secondo la licenza Creative Commons Attribuzione-Condividi allo stesso modo.
goWare 2016, Firenze, prima edizione digitale italiana
ISBN: 978-88-6797-633-1
Ente promotore
UCINA, Confindustria Nautica, in collaborazione con Fiera di Genova
Università degli Studi di Genova
Promostudi La Spezia
Comune della Spezia
Collana i maestri della Nautica Italiana
A cura di Pier Federico Caliari e Massimo Musio Sale
Curatore della mostra
Giacomo Gori
Comitato scientifico
Marina Stella
Aldo Cichero
Roberto Franzoni
Alessandro campagna
Pier Federico Caliari
Massimo Musio-Sale
Progetto della mostra
Massimo Bellotti, Carola Gentilini, Aurora Restucci
Coordinamento scientifico e direzione artistica
Pier Federico Caliari
Progetto grafico della mostra e del catalogo
Massimo Bellotti, Carola Gentilini, Aurora Restucci
Progetto per Realtà Aumentata
Manuela Chessa, Giacomo Gori, Fabio Solari
Collaborazione alla stesura e revisione dei testi
Martina Callegaro, Mariateresa Campolongo, Carmen Ferrer, Linda Inga, Michele Schiesaro, Giulia Zappia
Allestimento mostra
GiPlanet S.p.a.
Patrocinio mostra
Altomareblu e Levi Boats
Sezione galleggiante della mostra
Giacomo Vitale e Francesco Foppiano
realizzazione modelli 3D
3D Print Lab Farm - Accademia Adrianea di Architettura e Archeologia Onlus - Studio Bellotti / 3D Laboratory
Realizzazione ebook
Elisa Baglioni, goWare ebook team
Indice
COPERTINA
FRONTESPIZIO
COLOPHON
PRESENTAZIONE
PARTE 1 – CONTRIBUTI SCIENTIFICI
Renato Sonny
Levi: Milestones of Yacht Design di Giacomo Gori
Lo stile di Levi di Massimo Musio-Sale
Quando Renato Sonny
Levi portò l’offshore in Italia di Marco Bertini
Storie di gentleman di Francesco Foppiano
Levi Designs: presente e futuro di Martin Levi
Levi Ram Wing 100: un esempio di Disruptive Design nella progettazione nautica e navale di Brunello Acampora
Campo e controcampo: Levi e Barilani sul Riva 2000 di Giacomo Gori
Pininfarina e la nautica di Francesco Lovo
Restauro di Delta 38 di Michele Tognelli
Restauro di Settimo Velo Isabella
di Giacomo Vitale
La manutenzione delle Milestones: G.Cinquanta e Corsara di Giacomo Gori
Renato Sonny
Levi – Dal cielo al mare, dal legno alla vetroresina di Dario Boote
Sviluppi innovativi nella propulsione di carene dislocanti e semi-dislocanti di Marco Ferrando
Deep eVolution di Francesco Fiorentino
PARTE 2 – DISEGNI ORIGINALI
Barbarina – 1968
Delta 28 with ram – 1968
corsara – 1970
Drago Diporto Italcraft – 1971
Surface Prop. Cruiser 34 – 1973
surface prop. cruiser 38’ – 1973
Arcidiavolo – 1974
Levi Drive Unit – 1977
Esploso LDU – 1987
Sonny Sailer – 1977
Planning Motorsailer v-5 – 1979
VAC II – 1985
G-Whiz – 1989
Drago con Ali – 1971
Dart 38 – 1972
Winged Hull – monoscafo con ali - 2010
Propeller – 2013
pmp 8punto5 – 2016
pmp 38punto5 – 2016
g.fifty – 2016
g.fifty b
v 2016
PARTE 3 – POSTER
SURF BOAT BB59 - 1958
‘A SPERANZIELLA - 1961
SETTIMO VELO SPECIAL - 1965
SURFURY - 1965
FAT CAT - 1966
G. CINQUANTA - 1967
DELTA 28 - 1967
BARBARINA - 1968
DELTA 28’ CON RAM - 1968
HIDALGO - 1968
L20 - 1969
DRAGO CON ALI - 1971
DRAGO - 1971
DART - 1972
ARCIDIAVOLO - 1974
RIVA 2000 - 1975
BERYL - 1976
F.C.155 - 1978
VIRGIN ATLANTIC CHALLENGER II - 1985
PARTE 4 – PORTRAITS
Renato Sonny
Levi a cura di G.Gori, M.Levi, G.Vitale
Autori
PRESENTAZIONE
Anno 2016: YTEM Yacht’n Italy Export Museum giunge al quarto episodio. Dopo aver esaminato nelle precedenti edizioni la storia della nautica italiana da diporto degli ultimi sessant’anni, sezionandola in tre periodi ventennali (1959-1979, 1980-1999, 2000-2015) e analizzando per ciascuno di essi 10 barche emblematiche, YTEM inizia un nuovo percorso fatto di approfondimenti monografici su singoli progettisti e designer. In questa fase, ogni anno verrà individuata una figura di eccellenza che si sia professionalmente distinta nell’ambito della progettazione, del design, dell’innovazione, della cultura nautica che abbia dato un contributo al Made in Italy. In questa occasione YTEM, presenterà la prima
di questa parte alla 56^ edizione del Salone Nautico di Genova.
La scelta del personaggio di quest’anno coincide con l’iniziativa dell’Università degli Studi di Genova di riconoscere alla figura di Renato Sonny
Levi la Laurea Magistrale honoris causa in Yacht Design.
Progettista vivente di straordinaria longevità e produttività, con alle spalle oltre sessantacinque anni di progettazione in ambito nautico, Levi ha vissuto attivamente tutto il periodo della nautica italiana, dal 1959 al presente, oggetto dello studio storico di inquadramento di YTEM.
In parallelo, la mostra Renato ‘Sonny’ Levi Milestones of yacht design
è stata organizzata dall’Università degli Studi di Genova, dalla fondazione Promostudi di La Spezia con il patrocinio del sito Altomareblu (www.altomareblu.com) e il supporto della Levi Boats.
Grazie alla disponibilità dello stesso Levi è stato possibile raccogliere una testimonianza diretta del lavoro svolto e una grande quantità di materiale autografo: disegni originali, immagini, ecc. Attraverso l’analisi delle imbarcazioni da lui firmate, delle sue invenzioni relative alla fluidodinamica, dei sistemi propulsivi, della meccanica e del design, si può ripercorrere la sua storia professionale, apprezzando una parte importante della cultura della nautica italiana.
Se molte delle sue imbarcazioni sono da tempo oggetto di culto e di minuziosi restauri, altre sono adesso in cantiere, in attesa del primo varo. Ci troviamo in questo senso di fronte a una situazione del tutto eccezionale: l’analisi dell’opera di un personaggio che, senza soluzione di continuità, parte dal passato per arrivare al presente offrendoci gli incipit progettuali delle sue visioni future.
YTEM ambisce ad essere un museo che oltre a contenere oggetti, materiali e immateriali, custodisce anche e soprattutto la cultura storica del progetto. Per questo motivo, in occasione dell’inaugurazione della mostra Renato ‘Sonny’ Levi Milestones of yacht design
è stata organizzata una giornata di studio. Gli interventi che si potranno ascoltare sono stati redatti da specialisti di settore, accademici e professionisti e sviluppano tematiche storiche, tecniche, stilistiche ecc.
YTEM fin dal primo concepimento ha espresso, in una sorta di Mise en abyme, la sua volontà di essere non solo un contenitore per il design e la sua narrazione, ma un prodotto del design Made in Italy esso stesso. Questo museo da esportare e da replicare in altre parti del globo potrà così veicolare su due livelli il brand Italia. Nell’edizione di questo anno, con il capitolo Sonny
Levi, si potranno apprezzare oltre i disegni originali dello stesso progettista insieme a quelli elaborati come poster degli studenti del Corso di Laurea dell’Università degli Studi di Genova i Design Navale e Nautico. Inoltre saranno presenti diversi mezzi scafi, stampati con tecnologie 3D, e anche modelli virtuali tridimensionali, visualizzabili con applicazioni di Realtà Aumentata.
Si metteranno così a confronto anche le diverse metodologie di studio, ottenendo una descrizione e archiviazione del progetto nautico espressa sia in forma tradizionale, sia illustrata attraverso metodologie digitali più avanzate.
YTEM ha fatto della smaterializzazione dei contenuti fisici una dottrina, al punto che gli oggetti fisici ospitati nelle precedenti edizioni erano comunque prodotti originati digitalmente da file. Se oggi, per la prima volta, saranno presenti imbarcazioni vere ospitate nella banchina antistante lo spazio della mostra, questo non costituisce una contraddizione, ma un tentativo di creare continuità fra ciò che è materiale e ciò che non lo è: esaltare l’idea del progetto anche al di fuori della sua forma fisica.
contributi scientifici
I contributi raccolti all’interno del presente testo sono stati redatti da Accademici,
professionisti di settore, armatori e studiosi in genere che hanno a qualche titolo avuto a che fare con Renato Sonny
Levi o che si occupano di argomenti che presentano affinità con la sua opera.
Sono stati divisi per ambiti tematici con la volontà di aggiungere qualcosa alla letteratura già corposa sull’argomento molta della quale prodotta con eccezionale capacità
divulgativa, tramite libri e articoli su riviste di settore, dallo stesso Levi.
RINGRAZIAMENTI
Questa mostra è stata resa possibile grazie al contributo di moltissime persone.
Primi fra tutti ringraziamo Martin Levi e Pasquale Passalacqua (Levi Boats e PMP Design), Giacomo Vitale e Alex Vitale (www.altomareblu.com), i Proff.ri Stefano Torre ed Elisabetta Ruggiero con i loro studenti del corso di Laurea Magistrale Design Navale Nautico dell’Università degli Studi di Genova (insegnamento di Modellazione Tridimensionale
) e i Dottorandi in Design Navale e Nautico dell’Università degli Studi di Genova.
Ovviamente un grazie a tutti gli autori dei contributi presenti nel testo che con grande entusiasmo hanno accettato di redigere il loro contributo e a Giorgio Barilani, a sua figlia Maria Luisa e a Gennaro Genny
Ingegno.
Per quanto riguarda la sezione galleggiante si ringraziano gli armatori delle imbarcazioni presenti in Fiera Paolo Greppi, Stefano Formento & Luca Forzano, Michele Tognelli e tutti gli altri.
Un ringraziamento particolare al Presidente di Promostudi La Spezia Dino Nascetti, all’Assessore alle Politiche Giovanili di La Spezia Alice Parodi e al Direttore del Museo Tecnico Navale di La Spezia Roberto Palì.
Un ringraziamento anche a Dario Boote, Marco Ferrando, Ivan Zignego, Carola Morozzo, Stefano Grande, Giuseppe Telmon, Christian Toll, Simon Stephens e Massimiliano Martino.
RENATO SONNY
LEVI
Milestones of Yacht Design
Giacomo Gori
Renato Levi, conosciuto in tutto il mondo con il soprannome di Sonny
, è uno dei padre fondatori della motonautica moderna. Levi nasce a Karachi nel 1926, nonno e padre italiani, ha studiato in India, Francia e Gran Bretagna, ed è stato un pilota della R.A.F. I suoi studi di ingegneria aeronautica lo hanno portato a iniziare la sua attività professionale con la progettazione di alcuni velivoli leggeri prima di dedicarsi alla nautica. A lui si devono studi avanzati sulla fluidodinamica delle carene e dei sistemi propulsivi, anche se non ha mai trascurato innovazioni in campo strutturale, meccanico e innovazioni stilistiche.
Durante il corso della sua lunghissima carriera professionale, che perdura fino ad oggi, ha ideato ex-novo o messi a punto una numerosissima serie di innovazioni legate al mondo della nautica e della progettazione navale. E’ considerato, contemporaneamente a Raymond Hunt, il padre delle carene plananti a V
profondo con pattini longitudinali messe a punto nel 1958. Levi è anche inventore delle carene Delta
ed ha anche lavorato su particolari geometrie di carena come quelle a triciclo rovescio
, quelle wave piercer (che navigano dentro le onde), i winged monohull, ecc.
E’ stato innovatore anche nel campo della meccanica e delle propulsioni ad alto contenuto prestazionale ed energetico. Si devono a lui molti studi e applicazioni su sistemi propulsivi con trasmissione di superficie ed eliche supercavitanti come il Levi Step-Drive, il Levi Drive Unit e il Levi Sidewinder.
I progetti da lui realizzati sono oltre 1000: offshore da corsa, barche veloci da circuito, barche da record, imbarcazioni da diporto, imbarcazioni da lavoro (da pesca, da pattugliamento, ma anche traghetti, ecc.). Ricchissimo il palmares di vittorie delle imbarcazioni veloci da lui progettate, e inizialmente anche pilotate (vedi c.v.).
Ha utilizzato una grandissima varietà di materiali e tecnologie costruttive: legno (fasciame, ply-glass, lamellare incollato, ecc.), leghe leggere di alluminio, acciaio inox, materiali compositi, gomma, ecc.
Fra i suoi clienti si annoverano cantieri navali e nautici di tutto il mondo (Acquaviva, Afco, Brooke, Delta, IAG Nautica, Italcraft, Laver, Melly & Merryfield, Nautec, Navaltecnica, Partenocraft, Riva, Rodriguez, Sapri, Souter, Stain, Thesen, Vega, Zarcos, per citarne solo alcuni), le forze armate di molti paesi (Italia, India, Israele, Sud Africa e Svezia), importanti industriali come l’avv. Gianni Agnelli, il conte Mario Agusta, Roberto Olivetti, Richard Branson (Virgin Group), alcune famiglie reali, normali diportisti e modesti pescatori.
Ha collaborato con alcuni fra i più importanti progettisti e costruttori del settore: Don Aronow, Merrick Lewis, Sergio Pininfarina, Giorgio Barilani, Franco Harrauer, Gae Aulenti, Jon Bannenberg. Più recentemente con Brunello Acampora (Victory Design) e PMP Design.
Dal punto di vista del design, alle sue barche sono riconosciute qualità di eleganza funzionale, innovazione e raffinatezza oltre ad una generica qualità di prestigio
soprattutto per i modelli one-off che sono spesso appartenuti ai personaggi più importanti dell’industria e del jet set. Per questi motivi molte delle sue imbarcazioni, in Italia ed all’estero, entrano a far parte del cultural heritage della nautica e sono oggetto di accurati restauri da parte di molti appassionati. Da alcuni anni è stato istituito il Registro Storico delle Carene di Renato ‘Sonny’ Levi
grazie al sito Altomareblu (www.altomareblu.com), che gli ha dedicato gran parte dei suoi contenuti. Il fatto che Sonny
Levi sia un progettista vivente e ancora in attività lo rende figura ancora più interessante perché può, a pieno titolo, fare considerazioni su manutenzioni, restauri e refitting delle proprie imbarcazioni (quelle più vecchie hanno inevitabilmente bisogno di interventi) e anche su aggiornamenti importanti di sistemi propulsivi, degli impianti, legati alla sicurezza, ecc.
Importante è stata anche la sua attività di divulgazione effettuata attraverso articoli su riviste di settore e tramite i suoi due libri, Dhows To Deltas (1971) e Milestones In My Design (1992), che sono considerati dei capisaldi nella letteratura di settore.
Sonny
Levi, ingegnere aereonautico per formazione e designer per vocazione, è un personaggio che ha dato un enorme contributo alla disciplina della progettazione avanzata nel campo della nautica da diporto e della progettazione navale. Una figura leonardesca
capace di gestire il progetto tout court, dai suoi aspetti ingegneristici a quelli stilistici propri del design. A distanza di oltre 60 anni dai suoi primi lavori, il suo contributo si può considerare un punto di rifermento da cui tutto il comparto nautico ha tratto, e continua a trarre, spunti per l’innovazione e la progettazione.
Questa breve sintesi della sua figura professionale è sufficiente a spiegare perché l’Università di Genova ha deciso di insignirlo di Laurea Magistrale honoris causa in Yacht Design – Classe LM34. L’attribuzione di questo prestigiosissimo riconoscimento accademico costituisce un’eccellente opportunità per ripercorrere la sua attività professionale attraverso una mostra antologica. L’evento è organizzato dall’Università degli Studi di Genova e dalla Fondazione Promostudi La Spezia con il patrocinio di Altomareblu e il cortese supporto della Levi Boats.
Saranno esposti disegni tecnici, documenti originali inediti dello stesso Levi, elaborati grafici e mezziscafi realizzati da studenti del Corso di Laurea Magistrale di Design Nautico e Navale di La Spezia e da dottorandi dell’Università di Genova e sarà proiettata a ciclo continuo una video compilation delle imbarcazioni di Levi in navigazione.
Sarà possibile visualizzare – su catalogo e poster - una selezione di modelli tridimensionali delle imbarcazioni di Renato Sonny
Levi attraverso applicazione di Realtà Aumentata per smartphone e tablet Android o Apple.
La mostra sarà dotata di una sezione galleggiante: un tratto di una banchina antistante la mostra ospiterà all’ormeggio alcune imbarcazioni progettate da Sonny
Levi. (A cura di Altomareblu e di F. Foppiano).
La mostra ha consentito di organizzare una giornata di studio che prevede interventi di Accademici, professionisti di settore, armatori e studiosi in genere che hanno a qualche titolo avuto a che fare con Levi o che si occupano di argomenti che presentano affinità con la sua opera. Gli abstract dei contributi sono raccolti all’interno del presente testo. Sarà così possibile ascoltare la Lectio Magistralis di Renato Sonny
Levi e una serie di altri interventi fra i quali quelli di: Martin Levi (Levi Boats), Brunello Acampora (Victory Design), Marco Bertini (VBV Legend), Dario Boote (Unige), Marco Ferrando (Unige), Francesco Fiorentino & Daniele Bruno (Micad Srl), Francesco Foppiano (FF BoatWorks), Giacomo Gori (Unige), Francesco Lovo (Pininfarina Extra), Massimo Musio-Sale (Unige), Michele Tognelli (Tecsedo), Giacomo Vitale (Altomareblu).
L’intervista che segue, che ho avuto l’onore di poter fare nello studio della sua abitazione all’isola di Wight, cerca di approfondire chi sia l’ing. Renato Levi, quali siano stati i momenti fondamentali della sua carriera e di mettere a fuoco meglio alcuni temi del suo lavoro. Ma è anche l’occasione per capire come Sonny
Levi interpreti i fatti degli ultimi 30 anni nella nautica da diporto, l’evoluzione delle gare offshore, quanto le sue milestones
possano essere considerate ancora attuali e se fra queste ci sia ancora qualcosa da sviluppare.
Intervista Renato Sonny
Levi
Isle of Wight - 19/07/2016. Mi alzo di prima mattina nonostante sia arrivato sull’Isola di Wight la sera prima sul tardi. Durante il breakfast Jenny, la signora che mi affitta la camera, mi dice che sono fortunato perché la giornata è molto bella e c’è il sole sul Solent, il braccio di mare che separa l’isola di Wight dalla costa inglese. La giornata si annuncia decisamente bella, non capita tutti i giorni di incontrare uno dei propri eroi
: sto per incontrare per un’intervista Renato Sonny
Levi!
Mi presento puntuale alle 9.30 all’appuntamento nel centro di Cowes con Martin Levi, il figlio. Convenevoli. Saliamo in auto, iniziamo a discorrere di barche e dopo aver costeggiato per un po’ il Solent, entriamo nell’entroterra. Dopo circa 20 minuti, il mare ormai fuori dal campo visivo, arriviamo al bel villino dove vive l’ingegner Levi. Mi dà il benvenuto la moglie, Sonny
ci sta aspettando al primo piano, nel suo studio. Seguo Martin al piano di sopra e finalmente incontro Renato Sonny
Levi. Ci presentiamo, qualche battuta e, certo che sarà un’esperienza memorabile, inizio l’intervista.
GG - Giacomo Gori,
RS
L - Renato Sonny
Levi
ML - Martin Levi
GG: Le fa piacere una mostra che celebra la sua lunga e prolificissima attività professionale e l’assegnazione di una Laurea Honoris Causa in Yacht Design da parte dell’Università di Genova?
RS
L: Certamente. Per me è stata una bellissima sorpresa e un grandissimo piacere. Chiaramente è un grande onore e ci tengo molto ad esprimere questi sentimenti! Vorrei ringraziare tutti coloro che hanno lavorato per la mostra e per l’assegnazione della Laurea Honoris Causa!
GG: Lo potrà fare a La Spezia e a Genova.
RS
L: Vi ringrazio tantissimo.
GG: Sono evidentemente onorificenze che si è meritato con la sua storia professionale, i progetti, le barche, la sua capacità di divulgazione attraverso articoli e libri.
RS
L: Si, devo ammettere comunque che son stato molto fortunato nella vita. Bisogna anche essere favoriti dalla sorte per poter sfruttare delle occasioni: avere un’opportunità è già tanto. Nel mio caso sono successe, una dietro l’altra, una serie di cose che, a una velocità davvero notevole, mi hanno favorito all’inizio della carriera.
GG: Può raccontare qualche episodio saliente?
RS
L: Avevo già fatto dei brevetti, a metà anni ’50, in India per un sistema costruttivo che utilizzava strisce di compensato e fettucce di vetroresina per le unioni. Con questo sistema realizzammo alcune centinaia di piccole barche. Servivano per trasportare truppe e materiali. In India ai tempi c’era la paura di un’invasione cinese, nel nord, dove c’erano molti fiumi. Al cantiere Afco, dovevamo fare questo tipo di barche a una velocità incredibile e con costi molto bassi.
GG: La tecnologia Ply-glass. Quella tecnologia ebbe subito successo?
RS
L: Direi di si. La utilizzai nel 1958 anche su una barca a vela, Fez, con cui partecipai ad un concorso indetto da un giornale scozzese, il Glasgow Herald. Era un concorso per una barca da 1000 sterline. Eccola! [mi mostra una pubblicazione con il progetto]. Non vinsi il concorso, ma il progetto fu pubblicato e il giornalista mise in evidenza la particolare tecnologia costruttiva.
Per dare un’idea di quanto sia importante la casualità dirò che nel 1961 ero a Londra e andai a vedere il Salone Nautico a South Kensington. In uno stand, seduto su uno sgabello, c’era un mio amico ed ex compagno di collegio. Mi guardò e mi disse: Che fai qui, non eri in India?
. Ed io: Si, ma sono venuto a vedere la fiera
. E lui: Senti, ti interesserebbe questo?
e mi porse il regolamento di una gara per barche a motore organizzata dal Daily Express. Questa gara era la prima edizione della Cowes-Torquay. Il Daily Express ai tempi era il giornale inglese più conosciuto nel mondo: aveva una tiratura di 8.000.000 di copie al giorno in