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VORREI CAMBIARE COLORE AGLI INFISSI IN LEGNO DA SOSTITUIRE NEL MIO APPARTAMENTO. POSSO FARLO?
FILIPPO DE R.
Cambiare colore agli infissi non è scontato. Il Codice civile stabilisce che, all’interno di un palazzo, nessuno dei condomini possa agire per «alterare il decoro architettonico»“soggettivo”, visto che è difficile definire cosa voglia dire “alterare il decoro” di un immobile. Il risultato è che, a fronte di una modifica non autorizzata dall’Assemblea, ogni condomino potrebbe opporsi facendo valere l’interesse collettivo e portando la questione in giudizio, per chiedere (e ottenere) lo smantellamento dei nuovi infissi. Al nostro lettore consigliamo di agire con cautela. Verificando se il regolamento di condominio contiene già di per sé stesso un divieto alle alterazioni di colore. In seconda battuta, occorre chiedere la convocazione dell’assemblea e sottoporre la modifica all’approvazione con unanimità (cioè mille/millesimi di proprietari in presenza, di persona o per delega). L’assemblea dovrà valutare, ma difficilmente darà il via libera. Primo, perché per mantenere il decoro, cambiato un infisso, tutti dovrebbero farlo di conseguenza. Secondo, perché autorizzare una volta una compromissione dell’originaria estetica dell’edificio vuole dire dare una forma di “via libera” ad altre varianti individuali. Le variazioni richieste dal lettore, peraltro, non agiscono solo a livello di condominio, ma anche di Comune. In molti casi, anche laddove non c’è un vincolo paesaggistico espresso, esistono però regole amministrative che limitano i perimetri di azione individuale. Il suggerimento è scegliere un infisso a doppio colore, che all’esterno si uniforma alla facciata e all’interno è libero, a seconda dei gusti del proprietario.
