Tecniche di Home Staging. 20 Suggerimenti facili e di successo

Di Lucia Strona

In questo periodo di recessione economica, a causa delle difficoltà finanziarie, molti si trovano a cedere un bene importante come la casa, per lo più acquistato con molta difficoltà.
Spesso, chi vende un immobile lo fa anche per liberarsi di un investimento costoso da mantenere, specialmente per le tasse sulla proprietà e sul contratto di affitto stipulato con gli inquilini, cui si aggiungono spese per riparazioni, ristrutturazioni, adeguamento termico, strutturale, ecc. Seguendo i consigli riportati in questo libro sulle tecniche dell'Home Staging, è possibile dar via la propria abitazione a un prezzo congruo, per la gioia di chi vende e di chi compra.
Predisponendo in anticipo un piccolo budget, sarete in grado di migliorare l'aspetto della vostra casa per una vendita veloce e con profitto, che decidiate di farlo da soli o con l'aiuto di una agenzia immobiliare.
Quanti proprietari presentano sul mercato degli edifici dall'aspetto disordinato, malconcio e perfino improponibile. I 20 suggerimenti insegnano fattivamente come sistemare le pareti, le pavimentazioni, l'arredamento e tutte le decorazioni. Questo eBook svela le tecniche di marketing da usare, a quali variabili attenersi per stabilire il valore economico dell'immobile, come realizzare un annuncio di sicuro impatto e condurre una trattativa di successo.
Migliorare l'aspetto di una casa significa trasformarla in un "prodotto" appetibile per il mercato, che non passi inosservata e che soprattutto, riscuota successo tra i potenziali acquirenti.

• Lingua: Italiano
• Editore: Lucia Strona
• Data di uscita: 28 lug 2015
• ISBN: 9781311994127

Lucia Strona

Lucia Strona è un architetto con venticinque anni di esperienza nel settore dell'edilizia ecologica in legno, restauro di antiche costruzioni, e progettazione secondo i principi della Geobiologia e del Feng Shui. Progetta residenze per il mercato internazionale secondo i codici di costruzione ICC - International Building Codes.La passione per l'architettura l'hanno condotta verso studi e ricerche mirate alla salute psicofisica ed emozionale dei suoi abitanti, occupandosi non solo di definire le migliori tecnologie strutturali di un edificio, ma anche i suoi requisiti medico-scientifici, energetico-sottili e vibrazionali, integrati con i principi della fisica microvibratoria, neuroscienze e dell'epigenetica, al fine di ottenere il totale benessere dei suoi inquilini, che si tratti di una casa o ambiente di lavoro.Da oltre dieci anni Lucia Strona è autrice di pubblicazioni in cui ha riportato i risultati delle sue ricerche, nonché di manuali tecnici sull'architettura in genere.

Anteprima del libro

PREFAZIONE

Questo eBook tratta un argomento piuttosto importante come la vendita della casa.

In questo periodo di recessione economica, per un motivo o per l'altro, soprattutto a causa delle difficoltà finanziarie, molti si trovano a vendere, o meglio a svendere un bene importante come la casa, spesso acquistato con molta difficoltà.  Affermare questo non è certo retorica!

La cosiddetta crisi ha sconvolto la vita degli italiani, degli europei e del mondo intero. Tutti stiamo facendo i conti con gli errori fatti sulla gestione del Paese dal dopoguerra a oggi, tra sprechi, corporativismi, privilegi e caste varie.

Non è mia intenzione in questa sede fare polemica e tantomeno annoiare il lettore con statistiche varie.  Per la prima volta in svariati decenni, l'Italia sta affrontando una crisi del settore edilizio e immobiliare senza precedenti: fino a oggi si è costruito troppo e male, senza un minimo di sensibilità ecologica. Dopo l'entrata dell'Euro, il potere d'acquisto nazionale è peggiorato, nonostante gli stipendi siano rimasti pressoché gli stessi. 

Le cose sono andate bene finché è durata, tantoché tra il 2000 e il 2006, si sono costruiti più edifici e a prezzi di vendita elevatissimi. Purtroppo, col sopraggiungere della recessione economica, la gran parte di questi immobili è rimasta invenduta, la cui quantità non è così facile da determinare, sebbene sia evidente che in questi anni l'offerta sia più abbondante del solito e probabilmente superiore alla domanda. Tuttavia, secondo un preoccupante allarme lanciato nel 2012 dalla FIAIP (Federazione Italiana degli Agenti Immobiliari Professionali), sebbene siano moltissime le famiglie italiane che non riescono ad avere accesso a un'abitazione, sia  per l'affitto, sia per l'acquisto, ci sarebbero almeno 1.200.000 unità immobiliari invendute sparse su tutto il territorio nazionale, cifra che realmente fa discutere.

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Un esempio di case rimaste invendute a Roma.

Ora, anche volendo, quasi nessuno può permettersi di acquistare una nuova casa, sia per la mancanza di denaro, sia per la difficoltà con cui oggi le banche cedono mutui a proposito.

Niente garanzie, niente soldi! Niente stipendio sicuro, niente soldi!

Le stesse banche stanno accumulando sempre più immobili per l'inadempienza di molti cittadini, che loro malgrado, sono costretti a restituire la tanto adorata dimora. E' sì, perché c'è da dire questo: finché non si è estinto il mutuo, l'appartamento, la villa o l'attico sono e rimangono della banca. Saranno nella totale disponibilità dei legittimi intestatari solo dopo trenta o quarant'anni, a prestito restituito. Di conseguenza, affermare che l'80 % degli italiani possiede una casa di proprietà, è un concetto alquanto discutibile.

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Secondo statistiche di fine 2012, le banche hanno diminuito la concessione di muti di oltre il 45%. Il 2013 ha registrato un ulteriore calo del 12%.

E c'è di più. La crisi economica ha messo in difficoltà molte imprese edili con enormi perdite finanziare, soprattutto per gli immobili rimasti invenduti, ma non solo. Il loro tracollo è giunto al culmine quando non hanno più riscosso i pagamenti da parte delle amministrazioni pubbliche. Questo ha portato al licenziamento dei dipendenti e addirittura alla chiusura dell'attività.

Automaticamente sono andati in perdita gli altri settori che gravitano intorno all'edilizia, quali produttori di legname, d'infissi, laterizi, rivestimenti, cementifici e cavatori, che allo stesso modo hanno dovuto ridurre l'organico e perfino chiudere i battenti! Insomma si è creato un giro vorticoso che man mano ha tirato dentro tutti gli attori della scena.

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Un manifesto di protesta dell'ANCE.

Va rilevato che la crisi economica dell'edilizia, coincide anche con il cambiamento strutturale che la sta investendo. I tradizionali comparti che sino a oggi hanno trainato il settore, sono soggetti a trasformazione, poiché non rispondono più alle nuove esigenze propulsive che stanno emergendo e che sono legate alle tecnologie verdi, alla riqualificazione