Vi ricordate , la serie nata nel 2001 nel mondo traumatizzato dall’11 settembre in cui l’agente Jack Bauer aveva una giornata di tempo per combattere il terrorismo? (Netflix, 2023) fa rivivere quei sapori e soprattutto quell’atmosfera, in cui il giornalismo è sempre più indistinguibile dalla propaganda e in cui l’intelligenza artificiale riesce a documentare, con tanto di foto, anche fatti mai accaduti (si vedano gli scatti realisti e falsi del fantomatico arresto di Donald Trump), è sempre più urgente domandarsi che cosa resti della verità. Come potremo muoverci in un mondo in cui la divulgazione scientifica viene soppiantata dagli story telling delle aziende farmaceutiche, dove i bollettini di guerra dei nemici raccontano fatti opposti e sempre di parte, dove il pensiero logico è sempre più privo di un ruolo, soppiantato dalla reazione emotiva tipica del tifoso se non del fanatico? In questo contesto, ci racconta il nostro mondo. Kiefer Sutherland era l’attore che interpretava Jack Bauer, qui l’attore protagonista è Gabriel Basso che interpreta Peter Sutherland; l’omaggio mi sembra palese. Peter è un agente in erba di secondo livello che si trova proiettato in un intrigo che mette a repentaglio la tenuta stessa della democrazia statunitense. I terroristi sono usati come specchietto per le allodole in un gioco di spie che mira al colpo di stato, gli agenti patriottici marginalizzati e l’opinione pubblica tenuta all’oscuro di tutto. Al fianco di Peter c’è una comune cittadina che viene, suo malgrado, travolta dagli eventi: è Rose Larkin, nipote di due agenti segreti uccisi. Naturalmente c’è spazio per l’onnipresente storia d’amore e per un’indagine a ritroso sulle origini di Peter nel tentativo di sviscerarne il rapporto con il padre e la verità sul suo passato.
