La Terra ha avuto un’infanzia molto violenta. Nata calda, con un’attività vulcanica notevole. Ricoperta di magma e sotto il costante bombardamento di asteroidi e meteoriti. L’atmosfera ancora assente ha portato le molecole più leggere ad allontanarsi. I turbolenti fenomeni geologici hanno plasmato il pianeta, portando verso la superficie le mole-cole d’acqua intrappolate negli strati più profondi; invece gli elementi più pesanti, come il ferro, si sono stabiliti all’interno, andando a definire il nucleo. Successivamente, l’atmosfera si è andata arricchendo del vapore acqueo proveniente dai vulcani. Circa quattro miliardi di anni fa, quando, con l’abbassarsi della temperatura, il vapore acqueo si è condensato, sono iniziate le abbondanti piogge che hanno portato l’acqua a popolare la superficie terrestre. Quindi, in parte, la presenza di acqua sulla Terra è collegata all’esistenza dei vulcani. Ma l’idea che gli oceani siano dipesi esclusivamente dalla condensazione dei gas vulcanici ha un limite.
Ad esempio l’acqua che esce dai vulcani è sterile, a causa delle alte temperature a cui è sottoposta. Secondo gli esperti, una parte dell’acqua oggi presente sul nostro pianeta proverrebbe dai confini del Sistema Solare.
L’acqua liquida occupa il 70 per cento della superficie terrestre; il 95,6 per cento è concentrato negli oceani e nei mari e il restante 4 per cento nei ghiacciai, nei fiumi, nei laghi, nell’atmosfera. Ma la gran parte dell’acqua si trova molto in profondità, sotto la crosta, precisamente nel mantello, e sarebbe dieci volte tanto quella che popola gli oceani!