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La servitù delle donne
Manifesto del partito comunista
La liberazione delle donne
Serie di e-book6 titoli

Teoria politica

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Info su questa serie

Libertà e dignità umana
La pubblicazione di questo testo è stato un momento fondamentale nella storia anarchica poiché era la prima volta che un lavoro teorico completo e approfondito della teoria anarco-comunista era disponibile al pubblico. La pubblicazione del testo ha spostato il focus dell'anarchismo dalle tendenze individualiste, mutualistiche e collettiviste alle tendenze sociali e comuniste. Kropotkin sottolinea ciò che considera i difetti dei sistemi economici del feudalesimo e del capitalismo e perché crede che prosperino e mantengano la povertà e la scarsità. Continua a proporre un sistema economico più decentralizzato basato sull'aiuto reciproco e sulla cooperazione volontaria, affermando che le tendenze per questo tipo di organizzazione esistono già, sia nell'evoluzione che nella società umana.
La conquista del pane ebbe un impatto di gran lunga superiore alla vita di Kropotkin, svolgendo un ruolo di primo piano nelle milizie anarchiche della guerra civile spagnola e ispirando la storia, la teoria e la prassi anarchiche nel corso del XX secolo. Dopo il percepito fallimento del marxismo-leninismo nell'Unione Sovietica, alcuni pensatori arrivarono a considerare il libro profetico, con Kropotkin che anticipava le numerose insidie ​​e le violazioni dei diritti umani che sarebbero avvenute in seguito alla centralizzazione dell'industria.
LinguaItaliano
Data di uscita4 ago 2022
La servitù delle donne
Manifesto del partito comunista
La liberazione delle donne

Titoli di questa serie (6)

  • La liberazione delle donne

    1

    La liberazione delle donne
    La liberazione delle donne

    Anna Maria Mozzoni fu una delle prime attiviste italiane che si batterono per i diritti della donna e per la sua emancipazione in tutti i settori della società. In questo volume sono raccolti i principali scritti, articoli, interventi a convegni e molto altro, documenti che documentano un’attività frenetica della Mozzoni e testimoniano l’impegno e la determinazione di una donna che ha contribuito in modo molto concreto alla nascita del movimento femminista. Un testo che è documento storico, politico, sociologico che ci aiuta a ricomporre un percorso per niente terminato.

  • La servitù delle donne

    2

    La servitù delle donne
    La servitù delle donne

    Filosofo ed economista tra i più influenti nel 19° sec., Stuart Mill è ricordato anche per essere l’autore del primo lavoro femminista scritto da un uomo. Coerente con la sua visione liberale della vita si batté per la libertà di coscienza, pensiero ed espressione; era per la libertà di associazione; infine era un strenuo difensore della libertà di perseguire la felicità. Non stupisce quindi che scrivendo questa opera fondamentale, rivendicasse la parità dei sessi nel diritto di famiglia e si dischiarò a favore del suffragio universale, allora vietato alle donne. La libertà di voto avrebbe contribuito alla fine di ogni residuo di schiavitù legale esistente, permettendo alle donne di essere considerate alla pari degli uomini. Presentiamo il volume con una prefazione e la traduzione di Anna Maria Mozzoni, pioniera dei diritti civili delle donne in Italia e grande conoscitrice del pensiero di Stuart Mill.

  • Manifesto del partito comunista

    3

    Manifesto del partito comunista
    Manifesto del partito comunista

    Proletari di tutto il mondo, unitevi! L’incipit del manifesto è diventato subito celebre: “Uno spettro si aggira per l’Europa: lo spettro del comunismo. È ormai tempo che i comunisti espongano apertamente in faccia a tutto il mondo il loro modo di vedere, i loro fini, le loro tendenze, e che contrappongano alla favola dello spettro del comunismo un manifesto del partito stesso”. Storia e lotta di classe, borghesia e proletariato, lavoro e libertà, proprietà privata e sfruttamento, partito e rivoluzione, capitalismo e comunismo: questi i nodi cruciali di un’idea di uomo, politica e società che ha segnato la carne viva del Novecento. Oggi, il capitalismo globale sembra aver messo i soffitta tutti questi temi anche se una discussione sul modello di sviluppo della nostra società si impone fortemente, a fronte dei numerosi cataclismi sociali, economici e finanziari a cui abbiamo assistito negli ultimi tempi. E ci invita, parafrasando la celebre conclusione del volume, a dire “Uomini di tutti i paesi, unitevi”.

  • L'origine della famiglia, della proprietà privata e dello Stato

    4

    L'origine della famiglia, della proprietà privata e dello Stato
    L'origine della famiglia, della proprietà privata e dello Stato

    Famiglia e comunismo primitivo Partendo dai saggi dell’antropologo nordamericano Lewis H. Morgan sulla società gentilizia della preistoria, Engels studiò con grande interesse, e anche entusiasmo, questa forma primitiva di società senza classi, senza proprietà privata e senza Stato. Questa analisi engelsiana del comunismo primitivo – un altro termine per designare ciò che gli antropologi chiamavano “società gentilizia” (da gens, comunità tribale, del clan o famiglia) ha varie implicazioni metodologiche importanti per la concezione materialista della storia: delegittima il tentativo dell’ideologia borghese di “naturalizzare” la disuguaglianza sociale, la proprietà privata e lo Stato come caratteristiche essenziali di tutte le società umane; rompe con la visione borghese della storia come progresso lineare; suggerisce l’esistenza, nel corso della storia umana, di una dialettica tra il passato e il futuro. A distanza di più di cento anni dalla sua pubblicazione originaria, il testo non ha un valore solamente storico ma possiamo ritrovare alcuni stimoli per rivedere l’ordinamento sociale contemporaneo: il “comunismo primitivo” ci suggerisce come ritrovare un modo di vita che sia in autentica armonia con la natura.

  • L'anarchia - Il nostro programma

    5

    L'anarchia - Il nostro programma
    L'anarchia - Il nostro programma

    Nel testo viene esposto il programma Anarchico in modo chiaro, a volte illuminante; non risultando un’asettica dichiarazione d’intenti, bensì una lucida disamina del pensiero e del movimento anarchico. Inoltre, M. tenta di combattere il pregiudizio del senso che il pubblico dava e dà alla parola anarchia: ossia, anarchia uguale disordine sociale. Tuttavia egli non nasconde le difficoltà e le incognite di una società anarchica. Nel pensiero anarchico, e di M. in particolare, la libertà non può ritenersi assoluta, ma deve essere limitata dal principio della solidarietà e dell’amore verso gli altri. “Noi vogliamo dunque abolire radicalmente la dominazione e lo sfruttamento dell’uomo sull’uomo, noi vogliamo che gli uomini affratellati da una solidarietà cosciente e voluta cooperino tutti volontariamente al benessere di tutti; noi vogliamo che la società sia costituita allo scopo di fornire a tutti gli esseri umani i mezzi per raggiungere il massimo benessere possibile, il massimo possibile sviluppo morale e materiale; noi vogliamo per tutti pane, libertà, amore, scienza”. Questo il senso del suo testamento politico, valido in ogni epoca e in ogni Paese che voglia combattere l’oppressione dello sfruttamento economico e sociale. L’autore: Errico Malatesta nasce a Santa Maria Capua Vetere (Caserta) il 4 dicembre 1853 da una famiglia di piccoli commercianti. Trasferitosi giovanissimo a Napoli, fin da giovanissimo, seguendo l'esempio del fratello maggiore Aniello, aderisce agli ambienti repubblicani patriottici guidati da Giuseppe Mazzini. Non ancora diciottenne abbraccia l'ideale anarchico che sosterrà per tutta la vita. Entrato nell’Internazionale socialista, ne esce quasi subito per incomprensioni tra l'ala italiana dell'Internazionale e il Consiglio Generale di Londra, fino alla rottura completa che porterà M a fondare la "Federazione Italiana dell'Associazione Internazionale dei Lavoratori". Porta gli ideali anarchici per tutto il mondo con una gravosa attività di comunicazione. Dopo essere stato in diversi continenti, rientra in Italia per seguire il movimento anarchico italiano da vicino. Animatore di riviste, convegni, manifestazioni a fovore del movimento anarchico subisce, all’avvento del fascismo, le limitazioni imposte dal nuovo regime, condannato inseguito agli arresti domiciliari per sei anni. Affaticato e gravemente malato si spegne il 22 luglio 1932.  

  • La conquista del pane

    6

    La conquista del pane
    La conquista del pane

    Libertà e dignità umana La pubblicazione di questo testo è stato un momento fondamentale nella storia anarchica poiché era la prima volta che un lavoro teorico completo e approfondito della teoria anarco-comunista era disponibile al pubblico. La pubblicazione del testo ha spostato il focus dell'anarchismo dalle tendenze individualiste, mutualistiche e collettiviste alle tendenze sociali e comuniste. Kropotkin sottolinea ciò che considera i difetti dei sistemi economici del feudalesimo e del capitalismo e perché crede che prosperino e mantengano la povertà e la scarsità. Continua a proporre un sistema economico più decentralizzato basato sull'aiuto reciproco e sulla cooperazione volontaria, affermando che le tendenze per questo tipo di organizzazione esistono già, sia nell'evoluzione che nella società umana. La conquista del pane ebbe un impatto di gran lunga superiore alla vita di Kropotkin, svolgendo un ruolo di primo piano nelle milizie anarchiche della guerra civile spagnola e ispirando la storia, la teoria e la prassi anarchiche nel corso del XX secolo. Dopo il percepito fallimento del marxismo-leninismo nell'Unione Sovietica, alcuni pensatori arrivarono a considerare il libro profetico, con Kropotkin che anticipava le numerose insidie ​​e le violazioni dei diritti umani che sarebbero avvenute in seguito alla centralizzazione dell'industria.

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