Storie di ordinaria follia
Diciotto anni, evidenti segni di corrosione, la falchetta di alluminio di questo scafo a vela non più in produzione andava sostituita. Una circostanza che può riguardare molte barche a vela costruite fino a 10-12 anni fa quando la giunzione tra scafo e coperta era assicurata proprio dai perni della falchetta, mentre oggi si ricorre ad altre tecniche. Il problema in questo caso è che non sono più in attività né il cantiere, né il produttore del pezzo in alluminio.
La prima operazione è stata quella di fare una ricognizione del mercato per accertarsi se vi fossero dei prodotti analoghi con i quali sostituire i pezzi. L’assemblaggio scafo coperta in questo caso è fatto con una tecnica allora all’avanguardia che consisteva nell’affogare una lamina di metallo nella flangia dello scafo, nel punto dove si accoppia con la coperta. La falchetta veniva messa in posizione, venivano praticati i fori in corrispondenza delle cieche. Poi i fori venivano filettati con un maschiatore, in modo da realizzare una filettatura nel metallo sul quale avvitare - senza necessità di intervenire sottocoperta per posizionare dadi e rondelle - i perni della falchetta. Questa soluzione
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