MAXIM ITALIA

QUARTO TIPO

C’è poco da ridere. O meglio, c’è poco da stare allegri. E Anche poco da scherzare. L’ironia, la diffidenza, lo scetticismo e nel migliore dei casi il sospetto che accompagnano la materia sono fuori luogo. Intanto rispetto alla sostanza realistica delle presenze extraterrestri e forse, come vedremo più avanti, extratemporali sul nostro pianeta. Poi relativamente al cosiddetto Quarto tipo che nella mo più avanti, extratemporali sul nostro pianeta. Poi relativamente al cosiddetto che nella classificazione ufologica equivale al rapimento alieno (Alien Abductions). Vale ladi Dean Alioto del 1989, a basso costo e col piglio del documentario; dello stesso anno è di Philippe Mora, tratto dal romanzo omonimo di Whitley Strie-ber, lo scrittore che vi descriveva ciò che gli era accaduto davvero nelle notti da incubo; del 1993 di Robert Lieberman,altra storia vera ispirata al rapimento del taglialgna dell’Arizona Travis Walton; del 2009 diretto da Olatunde Osunsamni, mockumentary su una serie di sparizioni misteriose avvenute in una cittadina dell’Alaska; di Scott Stewart del 2013, che parte come un horror e svela l’origine aliena di terrificanti presenze notturne in pieno clima di abduction. Ma basta documentarsi per scovare, fuori dalla finzione cinematografica, decine di casi reali in tutto il mondo, Italia compresa (l’ex metronotte Corrado Zanfretta, Franco Chendi, Maurizio Cavallo e Valerio Lonzi confermati da studi e referti medici), da quelli dell’agricoltore Antônio Villas-Boas (1957), dei coniugi Barney e Betty Hill (1961), Betty Andreasson Luca (1967), il citato Travis Walton (1975), i fratelli Jack e jim Weiner (1976), il politico russo Kirsan Ilyumzhinov (1997) e una miriade d’altri (me compreso, chissà) anche in epoche remote, incredibilmente accomunati dalle stesse dinamiche e gli stessi effetti testimoniati dei racconti dei protagonisti. Un pensiero dovrebbe farcelo, se volesse affrontare seriamente il problema, la Federica Sciarelli ansiosa di Chi l’ha visto? - “anche stasera abbiamo bisogno del vostro aiuto” - ma difficilmente il pragmatismo televisivo di Stato lo consentirebbe, magari liquidando la cosa con il sarcasmo d’uso fra gli scettici e l’arroganza degli incolti.

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