DOPO L’URAGANO
“Irma è stata dura. Il mare si è impennato in avanti, i pesci sono arrivati fin qui e molte barche sono state distrutte. Non c’erano né acqua, né elettricità. Tenevo d’occhio la casa della mia famiglia ma le finestre erano ormai andate, in cucina non era rimasto niente. Il vento aveva spazzato via tutto”.
Lo skipper Glenroy Johnson ricorda il 6 settembre 2017, quel giorno l’occhio di una tempesta cataclismica s’è abbattuto sulle Isole Vergini Britanniche. Irma è stato l’uragano più forte di sempre: si è formato sull’Atlantico abbattendosi sul Mar dei Caraibi con venti a trecento chilometri all’ora e raffiche fino a trecentocinquanta. Nove case su dieci a Tortola (la più grande delle Isole Vergini Britanniche) sono state danneggiate o ridotte in macerie. “Le isole state rase al suolo. Non lo avrei augurato nemmeno al mio peggior nemico”, dice Glenroy.
Nei mesi successivi
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