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FUNGHI, ECSTASY E SALUTE MENTALE

I.

È martedì pomeriggio, e io e Tim Ferriss stiamo facendo un’escursione a Solitude, nello Utah, a circa 20 minuti da Salt Lake City. Ci stiamo arrampicando tra le montagne, ciaspole ai piedi, sopra una neve compatta, vecchia di due giorni. Procediamo in fila indiana e, nonostante l’assenza di altri esseri umani, facciamo fatica a sentirci l’un l’altro a causa del rumore dei nostri stessi passi. Così Ferriss propone una strategia che adotta abitualmente. Il registratore lo terrà lui. Io farò una domanda. E risponderà direttamente al microfono mentre camminiamo. E così via. Quando avremo finito, ci immergeremo nella maestosità del paesaggio che ci circonda e ci faremo un selfie. Perfetto, cominciamo con un’introduzione, per rompere il ghiaccio.

“Vediamo un po’. Qui è Tim Ferriss che parla dalle desolate lande dello Utah, guardando le distese coperte di neve nella quiete più totale con il mio buon amico, il signor O’Brien”, dice. In realtà non siamo veramente ‘amici’. Voglio dire, andiamo d’accordo. Ma questa è la prima volta che ci incontriamo. “Sono un autodidatta, un imprenditore suppongo, a volte podcaster, e un professionista dilettante a tempo pieno, autore di libri con titoli discutibili tra cui ‘The 4-Hour Workweek’ e ‘Tools of Titans’, e attualmente la mia principale attività consiste nel tentare di aiutare a trovare cure o trattamenti per le condizioni psichiatriche intrattabili, principalmente attraverso lo studio di composti psichedelici”.

Bel modo di arrivare al punto, Ferriss! Ma sta facendo un po’ il modesto. Il guru 42enne è l’autore di cinque libri bestseller, e il suo podcast in stile ‘intervista’, il Tim Ferriss Show, ha registrato circa mezzo miliardo di download. È stato anche un angel investor di grande successo, avendo investito al momento giusto in imprese come Uber, Twitter, Alibaba, Shopify, Duolingo, e Facebook, tra le altre. Di persona, appare proprio come i suoi fan se lo aspettano: in forma, riposato, pronto a scherzare, pieno di caffeina, e riflessivo. In una parola, ottimizzato.

Ora Ferriss sta applicando le sue considerevoli capacità a questa nuova avventura: è diventato una sorta di pifferaio magico del movimento che punta a far evolvere le sostanze psichedeliche in un potenziale elisir per una sfilza di disturbi psichiatrici, inclusi disturbi ossessivo compulsivi e sindromi post traumatiche da stress, dipendenza da oppioidi, alcolismo, disturbi alimentari, cefalee a grappolo, e tendenze suicide. “Vedo i prossimi cinque anni come una finestra d’oro. C’è la possibilità di utilizzare quantità relativamente esigue di denaro e cambiare milioni di vite, con un potenziale impatto di miliardi di dollari”, dice. “Non esistono molte opportunità così palesemente evidenti”.

La necessità di un cambio di approccio è chiara. Quella della ‘malattia mentale’ è un’etichetta appiccicata a un gruppo gigantesco, e vario, di disturbi. Ed ha un peso enorme sulla società civile. Secondo il National Institute of Mental Health, un cittadino americano su 5 convive con qualche forma di malattia mentale. L’Organizzazione mondiale della sanità ha stimato che 300 milioni di persone nel mondo soffrono di disturbi d’ansia. E ogni 40 secondi si verifica un suicidio. Tra questi ci sono circa 20 veterani al giorno, secondo il Department of Veterans Affairs. Circa 21 milioni di americani soffrono di un qualche genere di dipendenza, riporta il Surgeon General statunitense, e le cose stanno peggiorando.

La Lancet Commission, un gruppo di esperti in psichiatria, neuroscienze e salute pubblica, ha stimato che i costi dei disturbi mentali, attualmente in crescita in tutti i Paesi, sfioreranno i 16 trilioni di dollari nel 2030, tenendo da conto anche la perdita di produttività. Eppure il sistema attuale è fonte di guadagno, per qualcuno. Le vendite di farmaci antidepressivi nel 2017 hanno superato i 14 mld di dollari. Ma i farmaci SSRI, antidepressivi che aumentano il livello di serotonina nel cervello, possono impiegare mesi prima di mostrare efficacia; la prima prescrizione funziona solo nel 30% dei casi. Fino al 15% dei consumatori di benzodiazepine diventano dipendenti, e gli adulti sotto antidepressivi sono 2,5 volte più propensi al suicidio. Nel frattempo, in vari studi clinici, i composti psichedelici stanno dimostrando di essere sia sicuri che efficaci. Nuovi paper scientifici sono spuntati come funghi, producendo abbastanza dati da spazzare via i metodi convenzionali. In un gruppo di pazienti malati di cancro in stadio avanzato, la somministrazione di psilocibina, principio attivo ad azione psicotropa presente nei funghi allucinogeni, ha portato a una rapida e sostenuta riduzione degli stati di ansia e di depressione. Insieme alla psicoterapia, ha migliorato la capacità di alcuni pazienti affetti da depressione resistente ai trattamenti tradizionali di riconoscere e processare le espressioni facciali di altre persone. Il che è correlato alla riduzione dell’anedonia, ovvero l’incapacità di provare piacere. L’altro agente psichedelico più studiato, l’Mdma,

 comunemente chiamato ecstasy, in alcuni studi scientifici ha dimostrato elevata efficacia nel trattamento di pazienti con Ptsd. In uno studio clinico di Fase 2, su 107 pazienti che soffrivano di Ptsd da 17 anni, il 56% non ha più mostrato segni del disturbo dopo una singola seduta di

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