Il lato oscuro di HOLLYWOOD
ualcuno di voi ricorderà il libro scritto da Kenneth Anger e uscito a fine anni Cinquanta per poi subire una lunga censura venuta meno in seguito. È un libro che racconta, la nuova serie Netflix creata da Ryan Murphy e Ian Brennan. Siamo nel secondo dopoguerra, in quella che è la golden age hollywoodiana. La serie racconta di come alcuni ragazzi cerchino di farsi strada tra i sogni di pellicola (molto emblematica e onirica la sigla dove li vediamo scalare la scritta «Hollywood»). Sono due i grandi motori che muovono la vita nella Mecca del Cinema: l’ambizione e il sesso. Una giovane e intraprendente aspirante attrice ci spiega che Hollywood è la terra che trasforma in realtà i sogni di ognuno. Basta saper sognare con la giusta convinzione, e naturalmente a occhi aperti. E basta, forse, non avere remore, essere pronti a umiliarsi e prostituirsi per raggiungere lo status di star. Harvey Weinstein si domanderà forse perché a lui sia andata così male, se la mercificazione del corpo e il favore carnale sono così connaturati alla struttura stessa dell’industria cinematografica americana. Quasi tutti i ragazzi che vogliono diventare attori sono anche delle marchette vere e proprie che sbarcano il lunario concedendo i loro favori a donne soprattutto attempate e a uomini costretti a nascondere la propria omosessualità. Molti caratteri sono ispirati a personaggi reali, cito tra tutti Rock Hudson dipinto in maniera non proprio lusinghiera. E cito anche la prova attoriale di Jim Parsons, il Sheldon Cooper di . Il suo ruolo è quello di un agente hollywoodiano gay e spregiudicato che pretende favori sessuali dai ragazzi che rappresenta. La sua disamina lucida e cinica della società di cui fa parte è uno degli elementi più divertenti della serie. Le luci e le stelle non sono quel che sembrano, e dietro la facciata dipinta nelle sale cinematografiche c’è un groviglio di vite tenuto ben nascosto sotto il tappeto di una società moralista e ipocrita. Se avete presente l’idea cristiana dell’Inferno, benvenuti alla corte del diavolo. Piccola nota: a causa dell’emergenza Covid-19 questa serie non ha (al momento) il doppiaggio in italiano, e questo risulta un assoluto pregio.
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