AL CENTRO DEL COVID
«A salvarmi la vita sono state quattro cose: l’ossimetro, che mi ha fatto capire che l’ossigenazione del sangue stava calando e che la mia non era una febbre da laringite; il mio amico cardiochirurgo Massimo Massetti, che per telefono ha capito dalla mia voce che ero in pericolo e mi ha spinto a correre al pronto soccorso; il primario della rianimazione Massimo Antonelli, che con competenza e freddezza ha deciso di non intubarmi e mi ha curato con ogni mezzo fino alla guarigione e infine, ma non meno importante, la schiera di giovani sanitari che si è presa cura di me senza risparmio nei 42 giorni di questa battaglia. Il mio grazie va a tutti loro.»
Il Covid ha colpito tutta la famiglia di Roberto Giacobbo, la moglie e le tre figlie, con diversa intensità, fino alla più piccola completamente asintomatica. Era
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