IL CIMITERO DEI ROTTAMI SPAZIALI
n gergo si chiama “Point Nemo”, in onore del capitano Nemo, eroe del romanzo di Giulio Verne ; si trova nel punto più inaccessibile dell’oceano Pacifico, o almeno viene considerato tale e proprio per questo è stato scelto dalle agenzie spaziali di tutto il mondo come “cimitero” degli oggetti che rientrano nell’atmosfera quando diventano obsoleti. Ovviamente si tratta di rientri pilotati: satelliti non più funzionanti, stazioni spaziali fuori servizio, vengono fatti “precipitare” in una porzione di oceano tutto sommato abbastanza contenuta ma in cui nessuna nave o aereo vi transita perché le rotte passano altrove. Tutto quello che non brucia nel rientro nell’atmosfera finisce quindi in mare e va ad adagiarsi a circa 4 chilometri di profondità. E vi rimarrà per sempre, perché recuperare i rottami sarebbe oltremodo complesso e, soprattutto, avrebbe costi esorbitanti. A Point Nemo, andrà a morire anche la Stazione Spaziale Internazionale, che ancora è in servizio ma la cui struttura inizia a mostrare i primi segni di cedimento e le cui attrezzature sono ormai obsolete.
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