CIAK si muore
ra il 1959 e il 1964, Rod Serling ideò una delle serie televisive più affascinanti di sempre. Coinvolgendo grandi autori del periodo quali Ray Bradbury e Richard Matheson, questo capolavoro del genere. Una traduzione alla lettera l’avrebbe dovuta mostrare sugli schermi italiani come , ma l’italica tradizione di tradurre barbaramente i titoli la presentò al pubblico di casa nostra, nel 1962, come . se si pensa a quel che accadde quando, nel 1983, la Warner Bros decise di realizzare un film antologico tratto dalla serie, affidando la regia dei quattro episodi niente meno che a Joe Dante, Steven Spielberg, George Miller e John Landis. Ai confini della realtà sono in effetti le disgrazie che coinvolsero l’episodio diretto da quest’ultimo. Qui, un razzista dal carattere impossibile viene trasportato nello spazio e nel tempo, tra la Francia occupata dai nazisti e un’America ancora vittima del Ku Klux Klan, per trovare infine la propria redenzione in Vietnam, salvando la vita di due bambini. Peccato che una tragedia evitabile avrebbe costretto al taglio dell’intera sequenza finale. Tutto nacque dall’incosciente desiderio di Landis che, assetato di spettacolarità, approfittò di numerosi effetti esplosivi sopra i quali far volare a bassa quota un elicottero. Sfortunatamente, il mezzo precipitò proprio a causa degli urti e delle luci dovute alle esplosioni, decapitando con le proprie pale la star Vic Morrow e la giovanissima comparsa Myca Dinh Le, di soli sette anni. Fracassandosi al suolo, l’elicottero causò lo schiaccia mento e la morte di una terza persona, il bimbo di sei anni Renee Shin-Yi Chen. Pare che il produttore George Folsey Jr. avesse detto ai genitori di non comunicare a nessuno che i due bambini avrebbero girato la scena con gli esplosivi, indifferente al fatto che, per le leggi della California, i due minori non sarebbero nemmeno dovuti essere sul set a un’ora così tarda. Il processo a seguito del disastro vide coinvolti, oltre al regista e Folsey, anche il production manager Dan Allingham, il pilota Dorcey Wingo e lo specialista di esplosivi Paul Stewart, tutti assolti nell’arco di nove mesi. Una tragedia orribile che rischiò di minare la carriera di Landis, inserendo la sua pellicola nel lungo elenco dei film maledetti.
