ELBA INSIDE OUT
INIZIAMO DALLA COSTA più prossima alla Toscana, appena sei miglia nautiche tra il promontorio di Piombino e Capo Pero. È qui che si trovano le radici di quanti hanno scavato il cuore di pietra dell’isola. Esplosioni e macerie, gallerie e bacini a cielo aperto: l’inside/out elbano di rocce e ferro è andato avanti fino agli anni Ottanta con un palinsesto on air per tre millenni, collocando l’Elba al centro della storia del Mediterraneo per l’eccellente qualità dei minerali, per l’accessibilità dei giacimenti e per la vicinanza al mare. Ha attratto gente di Piemonte, Campania e Lucchesia. Creando una nuova popolazione e un detto locale: le donne di Rio sono le più belle dell’isola.
L’Elba d’oriente è terra di sapori di mare in grado di rivalutare anche pesci dimenticati come la palamita – spesso in tavola insieme al gurguglione (ratatouille di verdure di stagione) – e puntare su sburrita (zuppa di baccalà) e stoccafisso alla riese: consumato in occasione di merende e ribotte nelle cantine o durante le spiaggiate, era pretesto per far festa con vino e stornelli. Partiamo però dagli elementi primari ché questo
