da una biologa americana, attraverso l’incrocio di un gatto domestico con la sua femmina di felis bengalensis nell’intento di conservare alcune caratteristiche del gatto leopardo asiatico. Dieci anni dopo l’Università della California ripeté con successo l’esperimento nel corso di uno studio sul virus responsabile della leucemia felina (il gatto leopardo ha un patrimonio genetico compatibile con quello del comune gatto domestico ed è immune da tale malattia). Gli esiti della ricerca furono deludenti, ma il lavoro degli scienziati portò alla creazione della nuova razza, nella varietà spotted marrone, quella più somigliante al gatto leopardo asiatico, di cui presenta anche i tipici ocelli chiari sul dorso delle orecchie: la base è color cuoio, i disegni marrone scuro o nero, i tratti facciali sono sottolineati in nero e le macchie del mantello sono grandi, disposte in anelli o in rosette, distribuiti a caso. Nel tempo, gli allevatori hanno poi ottenuto disegni molto simili a quelli di Ghepardi (Acinonyx jubatus), Giaguari (Panthera onca), Leopardi (Panthera pardus), Margay (Felis wiedii), Ocelot (Leopardus pardalis), Leopardo delle Nevi (Panthera
FASCINO esotico
Aug 23, 2022
6 minuti
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