e ne parlava da tempo. Quando Massimo Perotti indisse la conferenza stampa al boot di Düsseldorf 2018 per presentare i progetti diesel elettrico e ibrido, tenuta da Tilli Antonelli, già padre dei Pershing per decenni e poi dei Wider, la vera domanda fu: “si vabbè l’elettrico, ma l’Open?” E dopo una giusta gestazione di tre anni, più uno per costruirlo, necessari a realizzare “alla maniera di Sanlorenzo” un prodotto innovativo, dirompente, mai visto prima, tecnologico e, sul mainstream della sostenibilità, ecocompatibile, ecco apparire SP 110. Sta per Smart Performance, ovvero prestazioni intelligenti. Intelligenza in tutto, nel concept, nel design, nel layout, nella carena. Più una manciata di dettagli. Per arrivare a questo risultato è stata messa in opera una squadra di cinque moschettieri: Tilli Antonelli per la concezione generale, Bernardo e Martina Zuccon per il design e il layout, Piero Lissoni per l’arredo e Marco Arnaboldi, mago della velocità sull’acqua e depositario della cultura dell’idrogetto, per la
