“Ci stiamo attivando per scongiurare il rischio di interruzioni o rallentamenti della produzione, ricorrendo a fonti energetiche alternative”
TRA GUERRA E CRISI DELL’ENERGIA
Dopo la pandemia l’Italia (e l’Europa) si trova a fare i conti con la guerra in Ucraina e la crisi delle materie prime. Come sta impattando sull’industria del farmaco e sulla sua azienda?
Dopo anni di Covid-19, l’ultima cosa di cui c’era bisogno era un conflitto prolungato con i rischi di una escalation, in primo luogo per le comunità che ne sono colpite. Boehringer Ingelheim, come del resto tutto il comparto, si è attivata immediatamente per far fronte all’emergenza, offrendo supporto concreto e continuativo alla popolazione ucraina. Allo stesso tempo, però, si è resa necessaria un’analisi approfondita sulle possibili ripercussioni della guerra sulla continuità della produzione.
Per l’industria del nostro settore, infatti, il problema non è tanto assicurare la fornitura di farmaci ai Paesi coinvolti, perché i medicinali, essendo ritenuti beni essenziali, sono stati