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MILANO design week TIPS

i vuole lungimiranza per individuare tra gli innumerevoli appuntamenti di Salone e FuoriSalone quelli davvero imperdibili. L’energia che si sprigiona nei giorni della manifestazione è unica nel suo genere perché inclusiva, corale, collettiva, stratificata. Trovare il filtro adatto non è impresa facile, una possibilità è chiederlo a cinque protagoniste del mondo del design e dell’arte cui abbiamo chiesto di calarsi nel ruolo di guide. A partire da Maria Porro, presidente del Salone del Mobile. «In questi lunghissimi mesi dove abbiamo viaggiato tanto per raccontare e promuovere il Salone, è emersa fortemente la consapevolezza di essere sempre di più un punto di riferimento globale per il mondo del design e dell’arredamento. Il nuovo claim “Do you Speak Design?” è la sintesi calzante di questo approccio, un linguaggio universale capace di connettere gli attori che si muovono su un palcoscenico mondiale che dopo tre anni piuttosto complessi torna ad animarsi. Ci siamo concentrati anche sul fornire al pubblico strumenti per trovare il proprio percorso nel labirinto della manifestazione». Come wayfinding, nuova feature all’interno dell’app del Salone con cui ciascun visitatore può definire il proprio iter - Politecnico di Milano, in cui si discuterà di come il design può rafforzare e migliorare i processi di giustizia sociale». Un altro momento collettivo è “We Will Design: We have an I.D.E.A”., acronimo di Inclusione, Diversità, Equità e Accessibilità negli spazi di Base nel Tortona District. Una situazione laboratoriale che vedrà coinvolte scuole e università in una riflessione sul concetto di design democratico, plurale e inclusivo, capace di coinvolgere persone di tutte le età, abilità, genere e cultura, bambini compresi. Di particolare interesse nel filone tematico del clima e dell’ambiente “My Patch of Green”, un giardino botanico sonoro realizzato da Stiga, produttore e distributore veneto di macchine e attrezzature da giardino, con l’idea di stimolare le persone a crearsi un piccolo pezzo di verde domestico a prescindere dagli spazi a disposizione. Per Cristina Dosio Morozzi, giornalista, scrittrice, critica, art director e docente allo Iulm in Comunicazione del Design, l’impressione è che «prevalga la concretezza e il buon senso e che ci sia meno spazio per la fantasia e le provocazioni. La pandemia ci ha destabilizzati, cambiati e nonostante un riavvio faticoso ancora non lineare, torneremo presto a desiderare nuovamente leggerezza e allegria». Il suo focus attuale si condensa in una sola parola, heritage. Le aziende tornano a rivitalizzare i pezzi storici e dunque guardano alle icone del design. A dimostrarlo il ritrovato entusiasmo da parte del grande pubblico per Gaetano Pesce, innescato anche dalla collaborazione con Bottega Veneta; la venerazione dell’estetica fluida di Ultrafragola, lo specchio sinuoso di Ettore Sottsass disegnato per Poltronova nel 1970, e l’acquisizione recente di Meritalia da parte di ItalianRadical Design – gruppo fondato da Sandra e Charley Vezza già proprietario di Gufram e Memphis Milano. È la riscoperta dell’innovazione rivoluzionaria del design radicale. «Quando racconto agli studenti di come nacque la discoteca rock alla Casa del Popolo dell’Antella fuori Firenze per opera degli Archizoom e Superstudio, e di come il divertimento fosse parte della progettazione, immediatamente fioccano tesi sull’avanguardia radicale». Gli eventi segnalati da Cristina Dosio Morozzi per l’agenda della Design Week 2023 seguono dunque il fil rouge del cambiamento, del rinnovamento e dell’ibridazione. C’è Cappellini che presenta le collezioni in un nuovo spazio dall’inedita anima medio-orientale ispirata ai souk e c’è il massimalismo di Dolce&Gabbana Interiors in via Durini immerso in una girandola policroma di decori. Per contrappunto segnala anche la serena eleganza di Living Divani Gallery al debutto di un nuovo showroom concept: uno spazio pensato da Piero Lissoni come luogo aperto e accogliente da vivere in relax tra il dentro e il fuori proprio come in un giardino d’inverno. Il tour dei nuovi spazi prosegue nel centro città con Giorgetti Spiga - The Place, un contenitore incastonato nel cuore del Quadrilatero dove ciascuno dei quattro piani è una scoperta dello stile del Gruppo. E ancora l’esposizione Ritratti by Carolina Castiglioni x PLAN C, dove Carolina (figlia di Consuelo Castiglioni, la fondatrice di Marni) stilista del marchio Plan C, presenterà nella galleria Il Vicolo fotografie scattate ai suoi figli, agli amici e a sé stessa, trasformate in sculture e stampe astratte e poi traslate su abiti e complementi d’arredo come i maxi tappeti realizzati a mano da artigiani marocchini in collaborazione con Trame Paris.

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