Così scriveva Augusta Ada Byron, contessa di Lovelace che, pur essendo una classica nobildonna dell’Ottocento, era illuminata dal futuro, tanto da essere considerata la prima informatica della storia.
Era nata a Londra il 10 dicembre 1815, quando il burrascoso matrimonio dei genitori – l’acclamato poeta romantico Lord George Byron e l’affascinante ereditiera Annabella Milbanke – era già finito. I due si erano sposati a gennaio, perchè Byron sperava di risolvere così i suoi problemi economici. Il poeta, dandy raffinato, dissoluto e bellissimo, intratteneva da tempo una relazione con la sorellastra Augusta, dalla quale l’anno prima aveva avuto