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46 - Abituarsi alla propria voce

46 - Abituarsi alla propria voce

DaMettiamoci la Voce


46 - Abituarsi alla propria voce

DaMettiamoci la Voce

valutazioni:
Lunghezza:
22 minuti
Pubblicato:
17 set 2018
Formato:
Episodio podcast

Descrizione

A partire dalla testimonianza dell'amico podcaster Andrea Ciraoloche ci condivide le sue due modalità per farlo1. un lavoro di autoconvincimento che"pare brutta a me solo" ad altri addirittura piace2. ho iniziato mandare note vocali per potermi riascoltare e abituarmi alla mia voceABITUARSI è prendere confidenza quindi fidarsi del proprio mezzo attraverso l'esercizio dell'auto-ascoltoAnche Marta ci parla della propria voce, ma ancora in modo autocritico"Mi chiamo Marta e amo i libri. Sui social mi piace condividere i libri che leggo e in questi giorni ho avuto un'idea: leggere la prima pagina del libro ogni volta che ne inizio uno nuovo. Magari in una storia di instagram.Ma ci sono due cose che mi bloccano: un po' di imbarazzo perché magari non viene bene; e il mio accento sardo.Consigli?"1° consiglio non demordere! è un'ottima idea di condividere a v.a.2° riprendiamo quanto dice Andrea: con la pratica ci si abitua ma in senso buono, costruttivo, alla propria voce3° difetti oggettivi si superano con la tecnica: per la cadenza per es aiuta la lettura neutra senza alcuna intenzione espressiva, con la variante della sillabazione per poi aggiungere in seguito espressività è un po' come carteggiare una porta prima di dare su il colore!magari studia anche qualche regola di dizione a partire per es dalla pratica dell'ascolto (selezionato!) di bravi attori meglio doppiatori e cito Patrick Facciolo "applica nella quotidianità una dizione più corretta (senza diventare maniacale, ovvio!) anche se gli amici o parenti ti deridono o, correggono sbagliando perché a loro risulta giusta un'altra pronuncia"occhio alle doppie, alle vocali troppo chiuse, e alle interrogativeNel canto si parla di tessitura per definire la zona di confrt della voce cioè quel range entro cui la voce non fa sforzi (poi si può estendere anche oltre!)Possiamo parlare in senso lato di "tessitura della voce parlata" non ha a che fare con la potenza (come nel canto) ma con l'agio, la confidenza, la corrispondenza con le proprie caratteristiche di base e con il proprio "essere".
Pubblicato:
17 set 2018
Formato:
Episodio podcast

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Miglioriamo insieme l'efficacia della lettura a voce alta, espressiva e in pubblico.Lettori per piacere e formatori per vocazione ecco chi siamo:Sono Francesco Nardi, pedagogista, musicista, attore e autore teatrale. Mi occupo di formazione ed educazione all’espressività musicale e vocale. Sono Maria Grazia Tirasso, Laureata in Lettere, counselor IACP di I livello, autrice e regista teatrale. Mi occupo di tecniche teatrali, vocalità e lettura espressiva.Sandro Ghini, Consulente di comunicazione affianco e intreccio la mia attività di sviluppo progetti web alla mia passione per pittura e disegno e arte in genere.