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52 - atteggiamento critico del lettore e dell'ascoltatore

52 - atteggiamento critico del lettore e dell'ascoltatore

DaMettiamoci la Voce


52 - atteggiamento critico del lettore e dell'ascoltatore

DaMettiamoci la Voce

valutazioni:
Lunghezza:
25 minuti
Pubblicato:
29 ott 2018
Formato:
Episodio podcast

Descrizione

Nel momento in cui leggiamo un testo, facciamo in qualche modo un’operazione critica - dove critica è da intendersi nella accezione originaria del termine da crino greco che oltre a giudicare significa separare, scegliere, quindi leggendo noi facciamo delle scelte anche inconsce magari! sull’interpretazione del testo. -Noi diamo infatti una nostra lettura quella di qualcun altro sarà diversa sicuramente! -Potrà essere differente anche la nostra stessa lettura a distanza di tempo… -…O perché abbiamo conosciuto una persona che ci influenza.-È necessario che il lettore lasci da parte l’esibizione per mettere avanti il testo: niente di peggio che un atteggiamento narcisistico in cui chi legge è centrato sull'esibizione.-… Anche se – va detto – il virtuosismo fine a se stesso attrae, ma è un fuoco fatuo. Proprio perché non scalda! Infatti colpisce al momento, ma in assenza dell’ “esibitore” ci si accorge che non ci è rimasto nulla di quello stupore tecnico che ci aveva tanto colpito…-Questo anche perché l’esibizione fine a se stessa è processata dal cervello più nelle zone appartenenti alla corteccia, sede della razionalità, più che in quelle sub-corticali, come il sistema limbico in cui si generano le emozioni-Emozioni che hanno anche il ruolo di strutturare e fortificare i ricordi (ci si ricorda di più una cosa che è accaduta – un fenomeno – che ci ha emozionato rispetto un fenomeno che ha colpito la nostra razionalità-Anche gli ascoltatori dovrebbero cercare di ascoltare la lettura e non il lettoree anche questo è un atteggiamento critico da parte dell'ascoltatore, che sceglie così di ricevere, (capire, farsi emozionare ecc)-Così come il rischio che il lettore metta se stesso in primo piano avanti al testo che legge, c’è anche il rischio che l’ascoltatore ascolti appunto il lettore e non la sua lettura, facendosi portare via dalla peculiarità di una voce narrante particolarmente ricca ed espressiva. -Ricordiamoci che il lettore come anche l’attore è al servizio del testo e non viceversa!
Pubblicato:
29 ott 2018
Formato:
Episodio podcast

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Miglioriamo insieme l'efficacia della lettura a voce alta, espressiva e in pubblico.Lettori per piacere e formatori per vocazione ecco chi siamo:Sono Francesco Nardi, pedagogista, musicista, attore e autore teatrale. Mi occupo di formazione ed educazione all’espressività musicale e vocale. Sono Maria Grazia Tirasso, Laureata in Lettere, counselor IACP di I livello, autrice e regista teatrale. Mi occupo di tecniche teatrali, vocalità e lettura espressiva.Sandro Ghini, Consulente di comunicazione affianco e intreccio la mia attività di sviluppo progetti web alla mia passione per pittura e disegno e arte in genere.