A caccia di haters
contro l’odio online. Contro lo stalking, gli insulti che provengono dal web, in particolare dai social media. Si chiama Chi Odia Paga (COP), è una startup ad alto impatto sociale, pronta al decollo sul mercato), sostenuta dal fondo di impact investing Oltre Venture con 200mila euro. In precedenza l’investimento è stato sostenuto dall’acceleratore d’impresa Nuvolab, uno dei venture accelerator di grido del microcosmo startup italiano (da cui nasce il progetto) e da un bando di Unioncamere e Regione Lombardia per le siavs, ovvero startup innovativa a vocazione sociale. Le vittime di odio online, via COP, possono chiedere la rimozione degli insulti, svolgere attività di istruttoria, fino a diffide, esposti al questore, denunce e querele. Informazione e giustizia in tempi brevi, certi. “E a costi accessibili – spiega Francesco Inguscio, Ceo di Nuvolab - inizialmente la piattaforma permetterà all’utente di comprendere in modo interattivo se è stato davvero vittima di un reato oppure se i commenti ricevuti rientrano nella libertà di opinione e critica del proprio interlocutore.
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