In crociera negli Atolli del Sud
Per quante volte si sia stati alle Maldive, non smetterà mai di incantare lo spettacolo di questo arcipelago visto dall’alto, quando – mentre l’aereo lo sorvola cercando la minuscola pista di atterraggio – appaiono sull’uniforme distesa blu dell’Oceano Indiano, centinaia di occhi che sembrano guardarci.
Un “pattern” di 1190 isolette tondeggianti raccolte in 26 collane coralline cresciute sui margini delle creste – ormai sommerse per via del fenomeno della subsidenza – di una vasta catena vulcanica sottomarina che si estende per 2000 chilometri dalle isole Laccadive (a Nord) alle isole Chagos (a Sud), formatasi circa sessanta milioni di anni fa. Come spiega la ormai universalmente accettata teoria di Charles Darwin, che peraltro formulò senza aver visto un solo atollo. Parola quest’ultima, derivata dal termine dhivehi “atholhu”, con il quale i maldiviani indicano un anello corallino (che può essere di dimensioni e forme diverse), su cui sono adagiate le isole, interrotto da canali (pass) che collegano il mare interno con l’oceano (maa kandu).
Malé, hub delle Maldive
A 10 minuti di dhoni dall’aeroporto
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