Iraklià, un paradiso naturale

Di Patrizia Gaidano

Guida turistica e romanzo autobiografico sull’isola greca di Iraklia’. Un paradiso naturale, nell’arcipelago delle Isole Piccole Cicladi che rivela tutta la sua resilienza ed autenticità in luoghi, persone e biodiversità.

Case bianche, finestre blu, mare trasparente, fioriture inaspettate, angoli nascosti, cucina greca e personaggi, tutto raccontato con il cuore in base alla mia esperienza di vita sull’isola.

Quasi un anno lontana da tutto e da tutti, immersa nella pace di una natura incontaminata di valori che ti insegna a vivere ogni giorno il miracolo della vita.

• Lingua: Italiano
• Editore: Youcanprint
• Data di uscita: 7 gen 2021
• ISBN: 9791220304160

Anteprima del libro

Perchè visitare Iraklià

L'isola di Iraklià appartiene all'arcipelago delle isole greche Piccole

Cicladi.

Iraklià si distingue per la sua ricca biodiversità e la sua resilienza. Iraklià mi appare come un piccolo paradiso naturale sfuggito alla lottizzazione a scopo turistico che ha snaturato e sta cambiando nel tempo l'aspetto originario di moltissime isole greche.

Un'isola dal carattere forte ove si viene per sentirsi parte di una natura selvatica che ogni giorno insegna che la vita è un dono e che basta poco per essere felici.

Iraklià è l'isola senza tempo che vive ancora di agricoltura e del sorriso dei suoi pochi abitanti che la custodiscono consapevoli di vivere in un luogo meraviglioso, una perla nel blu dell'Egeo.

Un paradiso naturale

Iraklià (Ηρακλ∊ιά ), per me, è l'isola dedicata a chi vuole allontanarsi dal caos del mondo per ritrovare se stesso e la propria natura. E' un'isola che ti fa sentire natura.

E' l'isola del silenzio che si lascia scoprire con pazienza, poco a poco e che ti a ascina giorno per giorno, soprattutto in autunno quando, dopo l'alta stagione, sono fuggiti tutti quelli che ci finiscono d'estate, anche solo per la gita di un giorno, grazie alle connessioni con la vicina Naxos a cui è collegata con le navi Blue Star ed Express Skopelitis (da un'ora ad una ora e mezza di viaggio).

E' un'isola autentica, un po' schiva, che tende a scoraggiarti dal viverla, per cui o scatta l'amore e la curiosità o si fugge dopo mezza giornata di permanenza.

Bisogna superare la soglia del muro che l'isola crea per proteggersi, aspettare ed andare oltre per vedere il meglio.

Iraklià arriva sul mio cammino quando ho assecondato il mistero della vita, seguendo quelle vibrazioni sottili ed invisibili che si mettono in moto e muovono energia verso ciò che da sempre è in serbo per noi. Così, senza un perché, a cavallo tra il 2019 ed il 2020 mi sono ritrovata qui e ci sono rimasta otto mesi.

In quei mesi mi sono emozionata a ripercorre gli stessi luoghi, in momenti e stagioni diverse ed ho trovato sempre qualcosa che ha saputo stupirmi.

Quante volte ho guardato, dalla spiaggia che si forma sulla grande pianura, i resti di quel castello veneziano diroccato che si a accia sul regno del mare.

Quattro pietre armoniosamente ammassate a ricordare la sagoma di un castello senza re perché, nell'isola, il mare è sovrano e regna incontrastato con tutti gli elementi della natura.

Il mare è stato compagno delle mie giornate tingendole immancabilmente di blu.

In cuor mio, il mare, l'ho sempre cercato, come una innamorata che aspetta di rivedere il suo amato.

Poi questa esperienza me l'ha portato riservandomi tutta la sua profondità.

Quanto tempo ho dedicato al mare so ermandomi su quella linea orizzontale che lo separa dall'azzurro del cielo.

Quante riflessioni accompagnate dai colori accesi e sfumati dei tramonti che salutano i giorni.

Ad Iraklià ho ra orzato il concetto di quanto sia importante non correre dietro al nulla, per non ritrovarmi nullità.

Qui ho dato ancor più valore al senso della vita ed alla vita stessa.

Ho ristabilito fermamente le connessioni con la mia parte interiore profonda e con la natura e mi sono sentita natura, diventando protagonista della mia storia, per riscriverne un pezzo in modo diverso ed evolvere nella mia crescita personale.

Per questo ho scelto di vivere l'isola per così tanto tempo, in stagioni diverse da quella estiva che avevo già sperimentato.

Ho fatto tutto questo spinta dall'amore per la natura.Per allontanarmi dagli schemi di vita standardizzati e frenetici che ci impongono e non cadere definitivamente nella rete di una società consumistica usa e getta che ti distoglie dalla tua interiorità.

Ho scelto una vita semplice, perché nella semplicità risiede l'immenso ed in Iraklià ho trovato tutto questo.

Ho assecondato qualcosa che sentivo nel cuore, il diverso che rispecchia la mia diversità ed il mio modo di essere.

Ho scelto di vivere questi mesi nell'isola perché mi piace inventarmi le giornate, mettermi alla prova, imparare, stimolare la fantasia, usando