Berlino oltre Berlino
LA si anima nelle pieghe in penombra di una metropoli instancabile, ci sono però luoghi-simbolo che condensano al meglio la vita nella città divisa ed il cammino verso la riunificazione. Partite dal, edificio barocco tra i più belli della capitale, è allestita la mostra temporanea “East Berlin - The Half capital”. Con filmati e testimonianze fotografiche, tra reperti ed installazioni, propone un’immersione nella Deutsche Demokratische Republik dalla fine degli anni Sessanta alla caduta del muro (fino al 9 novembre, il primo mercoledì del mese l’ingresso è gratuito). A pochi passi riattiva gli enzimi del post-9 novembre nell’esposizione permanente “Nineties Berlin”, quel decennio in cui tutto pareva possibile: le controculture, gli azzardi scomposti e geniali, il riuso degli spazi. Nella stanza “Berlin Island” prende forma un’esperienza multimediale su uno schermo a 270°, per essere nella notte della caduta e tornare alla mitiche “Love Parade”. Il labirinto “Lost Berlin” è fatto per perdersi letteralmente nell’underground berlinese, il beat è quello della techno dei leggendari club Tresor e Berghain. E poi la , ovviamente: è l’unico pezzo di muro originale ancora in piedi, oltre un chilometro di cimeli in 2D tra vernici e cemento. Poco distante dal Checkpoint Charlie il , al centenario del Bauhaus si sovrappone così la mostra collettiva “Walking Through Walls” con una trentina di artisti internazionali che evocano e riflettono sulla separazione (fino al 19 gennaio). Al , infine, “1961-1989 – Il muro di Berlino”: le tappe della costruzione, la situazione politica e la vita quotidiana al tempo della città divisa. “Border and Ghost Stations in Divided Berlin” – la retrospettiva nel piano rialzato dell’ex stazione fantasma Nordbahnhof – racconta la realtà della Berlino sotterranea, quella dei tunnel e sottopassaggi, teatro di infiniti tentativi di tentativi di fuga da una parte all’altra.
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