Tutti i volti di MEDUSA
‘Il suo sguardo pietrificante è diventato simbolo di lotta femminile. Donna forte, sensuale, trasformata in mostro e uccisa da un uomo’
Nelle rappresentazioni più antiche veniva descritta come una donna con ali d’oro e mani di bronzo, dall’ampio viso rotondo incorniciato da una massa di capelli di serpenti, bocca larga con zanne suine e a volte anche con una barba corta e ruvida. Più avanti nell’arte prese le sembianze di una fanciulla bellissima e seducente. Stiamo parlando di Medusa, la famosa creatura mitologica con i serpenti al posto dei capelli. Il suo sguardo pietrificante e la sua fama di distruttrice sono diventati il simbolo di rabbia e lotta femminile. Donna forte, sensuale, trasformata in mostro e uccisa da un uomo.
Nel mondo antico, Medusa era considerata un personaggio poliedrico. Il primo intellettuale ad approfondire la sua storia è Ovidio nelle , 2000 anni fa. Il poeta romano ci racconta che originariamente Medusa era una splendida fanciulla, nata dall’unione delle divinità marine Forco e Ceto. Insieme alle due sorelle Steno ed Euriale formavano le Gorgoni: Medusa era chiamata e rappresentava la perversione intellettuale; e rappresentava la perversione morale; Euriale era definita e rappresentava la perversione sessuale. Secondo il mito, Medusa era l’unica delle tre a essere mortale. La leggenda narra che la sua bellezza aveva attirato l’attenzione del dio del mare, Poseidone, che l’avrebbe violentata in un tempio sacro dedicato alla dea Atena, sua moglie. Quest’ultima, furiosa per il peccato commesso nel suo santuario, decise di far diventare la giovane un mostro: le trasformò le mani in pezzi di bronzo; fece comparire delle ali d’oro sulla schiena e le ricoprì il corpo di scaglie; i denti divennero simili a zanne di un cinghiale; i suoi splendidi capelli dorati si trasformarono in orribili serpenti; e infine lanciò una maledizione al suo sguardo rendendolo in grado di trasformare in pietra chiunque lo incrociasse. Da qui inizia la trasformazione di Medusa.
